Picchia la moglie: «Non sei vergine»

L'uomo è stato condannato a 4 mesi di reclusione



TRENTO. Perseguitava sua moglie sostenendo che non era arrivata vergine al matrimonio. Per questo motivo un cittadino marocchino di 36anni residente a Nave San Rocco è stato condannato ieri a una pena di 4 mesi e dieci giorni di reclusione dal giudice Giuseppe Serao. L'uomo è stato condannato anche a risarcire il danno alla moglie con 2 mila euro. Ma quello che ieri è arrivato in tribunale non è che uno dei tanti episodi dei quali è accusato il cittadino marocchino. L'uomo dovrà affrontare anche altri processi, tra i quali uno per violenza sessuale ai danni dell'ex moglie. La donna è tutelata dall'avvocato Elena Biaggioni e ha già dimostrato, attraverso le dichiarazioni di una ginecologa, che il marito aveva del tutto torto e che lei era arrivata vergine al matrimonio.

Secondo l'accusa, nell'episodio in questione, l'uomo avrebbe urlato offese alla moglie minacciandola di picchiarla per farla uscire da un locale pubblico. Tra le ingiurie e gli epiteti urlati dall'uomo alla moglie c'era anche quello di prostituta. Secondo l'uomo, infatti, la moglie non sarebbe giunta vergine al matrimonio.

L'episodio si riferisce a un periodo nel quale la donna era già scappata di casa a causa dei maltrattamenti del marito. La giovane, che adesso ha 30 anni ed è di cittadinanza marocchina anch'essa, era ospite di una struttura di accoglienza a Trento. La sera del 31 maggio è uscita dalla struttura con un'altra donna per andare a mangiare un kebab. Proprio quando si trovava nel negozio del kebab, è arrivato il marito della donna. La giovane ha cercato di scappare, ma l'uomo le ha impedito la fuga mettendosi tra lei e l'uscita. Poi, l'uomo ha iniziato a urlare insulti e cose sgradevoli a sua moglie. Il marocchino continuava a dire alla moglie che lei non era vergine al matrimonio. L'uomo ha anche alzato le mani minacciando di picchiare la malcapitata.

Secondo il racconto della donna, il marito continuava a picchiare sul tavolo del locale. La poveretta era molto spaventata. Per paura e per vergogna la donna cercava di scappare, ma l'uomo glielo impediva. L'uomo ha anche minacciato pesantemente anche l'amica che si trovava con la donna. L'aggressione è finita solo quando il gestore del locale ha cacciato tutti e tre. A quel punto le due donne sono riuscite a scappare. Dopo questo episodio, la donna ha avuto un vero e proprio terrore di uscire dalla struttura di accoglienza. Poi la donna ha deciso di presentare denuncia, oltre a quelle già presentate in precedenza.













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