il caso

Picchia il tassista per non pagare la corsa: condannato

Brutale aggressione a Trento da parte di un uomo di 28 anni



TRENTO. Lo ha spinto contro il muro, gli ha dato un pugno in faccia e lo ha fatto anche rotolare lungo le scale. E tutto questo per non pagare i 50 euro della corsa con il taxi. Un’aggressione che è valsa ad un 28enne (già conosciuto alle forze dell’ordine) la condanna ad un anno di reclusione. I fatti risalgono al dicembre del 2015 quando uno dei tassisti di Trento riceve la richiesta di un viaggio. Doveva andare in via Bolzano per caricare dei clienti. Qui si trovava davanti ad una famiglia: mamma, due figli e il padre che appariva alterato dall’alcol. E che in mano aveva anche una bottiglia di amaro. Il gruppo chiede di essere portato a Cimone e il tassista, visto che il viaggio sarebbe stato lungo, preannuncia che il costo sarebbe stato di circa 50 euro. I clienti dicono che avrebbero pagato e l’autista ha messo in moto la macchina. Arrivati a destinazione, però, il padre di famiglia scopre di non avere con sé il denaro e invita il tassista a seguirlo all’interno del suo appartamento. E qui inizia l’aggressione. L’uomo viene prima spinto contro il muro, poi viene colpito in pieno volto da un pugno. A quanto punto cerca di scappare per evitare di prendere altri colpi, ma mentre sta scendendo per le scale, sarebbe stato spinto. Sempre dal padre di famiglia. Raggiunta la sua macchina e quindi la sicurezza, il tassista si è quindi rivolto prima al pronto soccorso e quindi ai carabinieri. Ai quali ha raccontato quello che aveva appena vissuto. Sono state fatte delle verifiche che hanno portato il 28enne davanti al giudice. Che lo ha condannato ad un anno di reclusione per lesioni.













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