Piazza Rosmini, l'Apt sfratta le slot

L'azienda sta trattando con Autogrill per acquistare i locali del Pizza Pause


Paolo Piffer


ROVERETO. Il presidente della circoscrizione Centro Giuseppe Zenato si augurava che l'assemblea dell'altra sera potesse esprimere un no unanime all'arrivo delle slot machine in piazza Rosmini. Attesa andata delusa perché l'aula si è divisa, non ha votato alcun documento pur esprimendo perplessità sulla collocazione della sala nel salotto nobile della città.

Ma dall'assemblea della Centro, presente l'assessore Leone Manfredi, è uscito ben altro. E cioè che l'Apt sta trattando con la multinazionale Autogrill spa di Milano - società proprietaria del Pizza Pause di piazza Rosmini dove sono in predicato di insediarsi le macchinette mangiasoldi - per acquistare lo spazio che ora distribuisce patatine e hot dog. Gira anche una cifra: oltre un milione di euro.

E' noto che l'Apt stia cercando un'altra sede promozionale al posto di quella di corso Rosmini dove è in affitto (l'amministrazione andrà all'ex Asm). Sulla trattativa, la presidente dell'Apt Enrica Bettini centellina le parole: «E' inopportuno rilasciare dichiarazioni in questo momento, che è particolarmente delicato. Comunque, è noto che stiamo cercando una sede promozionale». Più diretto l'assessore Manfredi: «Come giunta appoggiamo l'operazione. Siamo contrari all'arrivo delle slot nel cuore della città» (e il sindaco Miorandi è nel cda dell'Apt).

Par di capire, quindi, andasse tutto in porto, che si "prenderebbero due piccioni con una fava", tanto per farsi capire. Da una parte scongiurare l'arrivo nel cuore della città delle slot (visto che gli strumenti normativi per limitarle scarseggiano e il governo, tantopiù in questo momento di crisi, ha spinto sul pedale della liberalizzazione per fare cassa), dall'altra garantire una sede prestigiosa all'Apt permettendogli di sganciarsi da un affitto salato (circa 5000 euro al mese).  Il dibattito in circoscrizione Centro ha sostanzialmente spaccato l'aula, pur con posizioni di diversa sfumatura. Senza arrivare ad un voto. Parole in libertà su un argomento scottante, che interroga anche le coscienze. E il presidente Zenato non nasconde la propria amarezza visto che chiedeva di arrivare all'approvazione, meglio ancora se all'unanimità, di un documento che dicesse no alle slot.

L'assemblea si è limitata ad "accodarsi" a quanto sta cercando di fare l'amministrazione comunale per evitare la proliferazione delle sale giochi ricordando che una circoscrizione non è in pratica chiamata ad esprimere giudizi etici su qualsivoglia attività economica.

E se il centrodestra «pur essendo conscio dei problemi che possono derivare dall'abuso e dalla febbre del gioco», ritiene che «la libera impresa, tantopiù se porta anche un indotto, non può essere frenata», il centrosinistra invita «l'amministrazione a fornire indicazioni precise nel Prg affinché certi fenomeni si possano limitare».

A sintesi, la posizione del vicepresidente Giuseppe Gottardi delle Due stelle alpine. «Sono un cattolico e lavoro in parrocchia - afferma - Eticamente sono contrario al gioco d'azzardo ma, da amministratore, come faccio a bloccare una libera iniziativa? Sinceramente, mi sembra una battaglia persa».

Tra i punti all'ordine del giorno anche l'individuazione di un portavoce della circoscrizione. E' stato deciso che sarà direttamente il presidente Zenato a comunicare con gli organi di informazione.













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