Piazza Erbe, il selciato nascondeva mura antiche

La scoperta durante lo scavo per un’isola ecologica interrata: circa 10 metri di manufatto portati alla luce, ora un’indagine archeologica per datarli


di Giuliano Lott


TRENTO. Non se lo aspettavano nemmeno gli archeologi: quel muro affiorato ieri durante gli scavi di Dolomiti Energia per allestire una delle isole ecologiche interrate del centro storico «non doveva essere lì» come spiega Cristina Basi della Sovrintendenza ai beni archeologici della Provincia. E’ toccato a lei occuparsene, quando gli operai hanno portato alla luce una decina di metri di muro di incerta datazione. «E’ in una posizione strana, esterna alla cinta muraria di epoca romana, potrebbero essere resti medievali o addirittura antecedenti, ma così a prima vista è impossibile essere precisi. I sedimenti di terreno accumulatosi al di sopra dei muri andranno analizzati con attenzione e così, strato per strato, dovremmo arrivare a una datazione piuttosto attendibile».

Serviranno però alcuni giorni di tempo per sciogliere le riserve. Intanto gli archeologi dovranno esaminare lo scavo in tutti i dettagli, documentando ogni operazione con fotografie, videoriprese, disegni. «Vanno eseguiti opportuni approfondimenti, il reperto verrà indagato con il metodo proprio della ricerca archeologica - ha spiegato Cristina Bassi -, il nostro obiettivo è di riuscire a stabilire in tempi brevi la cronologia e la funzione del manufatto ritrovato». Nel frattempo, gli scavi della trincea per l’isola ecologica subiranno un inevitabile ritardo. Qualche giorno in più sulla data prevista per la consegna, spiegano in Comune. Poi, con tutta probabilità, l’antico muro verrà interrato di nuovo. A meno che, nel corso dell’indagine archeologica, non emerga qualcosa di significativo che ne impedisca la copertura.













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