Piazza Dante, piano in quattro mosse

Nel parco una centrale di polizia ma anche spazi associativi e «usi civici»


Luca Marognoli


TRENTO. La Piazza Dante delle istituzioni, quella del "palazzo", sborserà due milioni e mezzo di euro per restituire ai cittadini la piazza Dante diventata quartier generale della criminalità. Dopo un vertice con il Comune, ieri pomeriggio il governatore Lorenzo Dellai ha annunciato un piano in quattro mosse, che si muoverà su un duplice livello, di pubblica sicurezza e sociale.

Ecco le misure: stop ai profughi di Lampedusa in città, una piccola centrale dei vigili al posto della palazzina ex Apt, riqualificazione del lato sud del parco e nuove risorse per la sicurezza nel comune di Trento. Un approccio multidisciplinare che va nella direzione di quanto ha auspicato nei giorni scorsi il Trentino, chiedendo risolutezza nell'intervento delle forze dell'ordine ma anche una "rivoluzione culturale" che permetta ai cittadini di riappropriarsi veramente di questo spazio cittadino così vicino al centro storico. Il summit ha visto la partecipazione - per Palazzo Thun - del sindaco Alessandro Andreatta e dell'assessore Violetta Plotegher e - per la Provincia - del governatore, del suo vice Alberto Pacher e dell'assessore Lia Giovanazzi Beltrami.

1. Profughi fuori città. Dopo il vertice, Dellai ha spiegato che «la Provincia assumerà quattro iniziative. Una da sola le altre di concerto con il Comune». La prima è che i profughi di Lampedusa non arriveranno più al Briamasco: «Si eviterà di portarli a Trento e di ospitarli in strutture in città». Proprio la presenza dei centroafricani era stata la scintilla che la settimana scorsa aveva acceso la fiamma degli scontri con i nordafricani "stanziali", molti dei quali spacciatori in piazza Dante.

2. Vigili: caserma di legno. Entro la fine dell'anno sarà costruita, al posto della sede dell'ex Apt, all'incrocio tra le vie Alfieri e Torre Verde, una struttura in legno che fungerà da presidio per i vigili urbani, ma anche eventualmente per altre forze dell'ordine che collaboreranno al controllo del territorio. Sarà aperta anche la notte, quasi 24 ore su 24. Nella stessa "caserma da campo" si darà spazio ad associazioni di giovani e anziani, per animare la zona con la presenza dei cittadini.

3. Un'Asuc tra i cigni. Suggestiva la terza misura, seppur difficile da immaginare realizzata. «Velocizzeremo la riqualificazione del lato sud della piazza, quello del laghetto, che deve diventare una sorta di uso civico urbano», ha affermato Dellai. «Dobbiamo trapiantare la tradizione delle nostre montagne in città».

4. Fondi per la sicurezza. Infine nuovi stanziamenti. Una parte delle risorse provinciali sarà destinata a finanziare iniziative di sicurezza all'interno del comune di Trento. Le quattro misure assieme - ha precisato il governatore - richiederanno 2,5 milioni, somma già in bilancio che verrà prelevata da altri capitoli di spesa.

Il rigore di Dellai. Il presidente della giunta è apparso fermo e determinato: «Abbiamo ereditato dai nostri padri - ha detto - un certo tipo di civiltà, che vogliamo lasciare ai nostri figli. Punto. Non intendiamo chiudere le saracinesche ma essere solidali. Tuttavia ritengo siano segno di inciviltà i cumuli di rifiuti che mi capita di vedere andando verso la Regione. Non possiamo accettare che esistano zone del nostro territorio non fruibili da tutti i cittadini senza paura 24 ore al giorno».

Andreatta: «Mai più tensioni». E' stato chiaro anche il sindaco Andreatta: «Non voglio che Trento viva mai più una settimana come quella passata», ha rimarcato. «Non è vero che in città si confrontano gang e bande ma non dobbiamo sottovalutare il problema. Altre città italiane hanno parte del loro centro storico ormai inutilizzabile: noi non vogliamo che questo avvenga». Quanto al "progetto sicurezza", il Comune pensa ad un «mix di azioni di prevenzione e repressione», ha aggiunto il sindaco difendendo AnimaDante e puntualizzando: «Facciamo attenzione. Il profugo è diverso dallo spacciatore, che a sua volta è diverso dal senza dimora».

Pacher: «Più vigilantes». Ancora sul fronte sicurezza, l'assessore Pacher ha detto di avere disposto una verifica all'interno di Trentino Trasporti per aumentare la vigilanza nella stazione delle corriere. Ha infine ribadito che nel 2012 partiranno i lavori alla Palazzina Liberty, per farne una biblioteca con bar e gelateria.

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