Più vicini i 18 milioni dell’ex S.Chiara 

Il governo ha promesso di sbloccare i finanziamenti per i Comuni che abbiano già i progetti in fase esecutiva come Trento


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. La prudenza non è mai troppa. E con prudenza l’assessore Italo Gilmozzi prende le rassicurazioni che il premier Giuseppe Conte ha dato al presidente dell’Anci Antonio Decaro sul bando periferie. Quel bando per il comune di Trento significa 18 milioni di euro. Soldi che sono stati bloccati dal governo in esecuzione della sentenza 74 della Corte Costituzionale che ha annullato l’intero bando sostenendo che non sono possibili accordi diretti tra Stato e Comuni, bypassando le Regioni. In un primo tempo il governo aveva sospeso i fondi, che in tutta Italia ammontano a 2 miliardi e 200 milioni di euro, poi, di fronte alla rivolta dei sindaci, ha fatto parziale marcia indietro. L’altra sera l’accordo che prevede un decreto ad hoc con il quale si pianificherebbe il finanziamento nell’arco di tre anni dei progetti in fase avanzata. Si tratta di capire , e questo lo si capirà solo quando il decreto verrà scritto, cosa vuol dire fase avanzata. L’assessore Gilmozzi apre uno spiraglio all’ottimismo: «Da quello che si capisce saranno finanziati tutti i progetti in fase esecutiva. Se fosse così noi saremmo a posto visto che i nostri progetti per l’area Santa Chiara sono tutti in fase esecutiva. Per l’intervento più importante, quello per i nuovi uffici comunali nella struttura dell’ex casa di riposo civica, siamo anche più avanti visto che sta finendo la gara d’appalto. Quindi se fosse così saremmo a buon punto, ma voglio vedere il testo definitivo prima di cantare vittoria».

Del resto, in questi tempi di tira e molla, non c’è mai da fidarsi troppo. Certo è che se i fondi dovessero essere sbloccati, il Comune otterrebbe un grosso successo con il risanamento di un’ampia porzione di centro da troppo tempo abbandonata a se stessa.

La deputata della Lega Vanessa Cattoi, che fa parte della Commissione bilancio della Camera, spiega che il governo ha assicurato di voler finanziare tutti i progetti in fase avanzata: «Il viceministro Massimo Garavaglia è venuto in commissione per spiegare quale sia l’intendimento dell’esecutivo e ha detto che saranno finanziati i progetti già avanti con l’iter amministrativo, ma che si cercherà di finanziare anche gli altri con il passare del tempo». Molti sindaci ieri, però, sono intervenuti con dichiarazioni prudenti visto che il decreto non è pronto neanche in bozze. Alcuni primi cittadini italiani hanno fatto presente che lo sblocco dei finanziamenti poteva già essere inserito nel Milleproroghe senza rinviare a un successivo decreto. Da qui la grande prudenza che circonda tutta la vicenda, con gli amministratori che fanno gli scongiuri.













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