LEDRO

Petizione contro l'arrivo delle capre

A Bezzecca è prevista la costruzione di una stalla per 120 ovini ma i residenti non ci stanno


di Aldo Cadili


In valle di Ledro, in particolare tra gli abitanti di Bezzecca, è iniziata una petizione popolare contro la costruzione di una stalla (per custodire circa 120 ovini) nell'ampia zona verde della località di Santa Lucia, una delle non molte zone ancora integre del fondovalle ledrense. L'allevatore, un giovane ventiduenne del paese diplomato all'istituto agrario di San Michele, ha già ottenuto le autorizzazioni provinciali, ma per approntare il cantiere necessita della delibera del consiglio comunale per una variante urbanistica che, molto probabilmente, sarà trattata nella prossima seduta consiliare.

La notizia della futura stalla a Santa Lucia sta diventando di dominio pubblico e con la progressiva divulgazione aumenta la contrarietà della gente, in particolare degli abitanti di Bezzecca, tanto che diverse persone hanno avviato spontaneamente una raccolta di firme, con crescenti adesioni, per evitare la realizzazione del progetto. Nulla contro l'iniziativa del giovane allevatore che è ritenuta valida, da incoraggiare, ma non in quel luogo di particolare interesse ambientale e turistico-storico che rappresenta uno dei richiami principali della valle di Ledro.

«Se il consiglio comunale approverà la variante urbanistica – commentano diversi ledrensi – la stalla si troverebbe a poche decine di metri dalla chiesetta medievale di Santa Lucia in Pratis, la più antica del ledrense, e dal confinante parco pubblico attrezzato dedicato al missionario don Renzo Cassoni, originario di Bezzecca. Nel periodo estivo l'ampia struttura è molto frequentata con numerosi eventi, dai concerti alle feste popolari. Davanti alla chiesetta esiste la frequentatissima pista ciclabile che collega l'intera valle. L'interrogativo di tutti è se la Soprintendenza provinciale ai beni monumentali, molto sensibile alla tutela delle testimonianze del passato, è a conoscenza di tale progetto e se ha rilasciato il nulla osta. Con tutto rispetto per gli animali, in questo caso per gli ovini, l'odore, forse è più appropriato definirlo “puzza, dalla stalla si propagherà all'esterno a distanza non troppo limitata. Non sarà un bel biglietto da visita per la miriade di turisti che transitano o sostano nella zona. Da notare che in estate con il bel tempo in questa località ed in gran parte della valle nel pomeriggio soffia dal Garda un forte vento che contribuirebbe ad aumentare la “puzza” nel parco pubblico e nei paraggi, compresa l'area della chiesetta».













Scuola & Ricerca

In primo piano