Pertini, per la nuova sede 1,5 milioni

L’Istituto sarà trasferito all’ex Maria Bambina di via Borsieri con l’aggiunta di prefabbricati. L’Università popolare


di Chiara Bert


TRENTO. I 750 studenti dell’Istituto di formazione professionale Sandro Pertini di viale Verona, evacuato due settimane fa per danni strutturali, saranno trasferiti nell’ex sede dell’Istituto Maria Bambina di via Borsieri, recentemente acquistata da Patrimonio del Trentino: servirà un milione e mezzo di euro per rendere compatibili gli spazi e per realizzare le strutture prefabbricate necessarie ad assicurare l’attività didattica in un’area idonea.

Lo ha stabilito la giunta provinciale nella seduta di venerdì scorso, dando mandato a Patrimonio spa di lavorare a questa soluzione e aggiornando con il nuovo importo il programma di attività 2017-2019 della società. La giunta ha anche deciso di dare avvio con priorità al progetto dell’intervento di demolizione e ricostruzione del blocco nord del Pertini e di verificare lo stato degli altri edifici del comparto di viale Verona. La soluzione del trasferimento nella sede dell’ex Maria Bambina era già stata indicata come la più probabile nelle scorse settimane, dopo i primi sopralluoghi della Provincia quando era apparso chiaro che gli studenti del Pertini non sarebbero potuti rientrare nelle aule di viale Verona in sicurezza.

A far scattare lo sgombero era stato il cedimento di una parte della parete che separa le aule dal corridoio dell’ala nord dell’Istituto, avvenuto il 17 luglio scorso in modo imprevisto. Che la scuola da molti anni fosse soggetta a soli interventi di manutenzione, una sorta di tampone, era noto a tutti e un intervento più radicale era stato più volte sollecitato dal dirigente della scuola Andrea Schelfi.

Le successive analisi del Servizio Opere Civile della Provincia realizzate dopo l’evacuazione, hanno evidenziato un’inadeguatezza strutturale del corpo più vecchio (il blocco nord) e la necessità di un intervento urgente. Tutte le attività scolastiche saranno dunque trasferite e ora è scattata una corsa contro il tempo per garantire agli studenti il regolare inizio dell’anno scolastico a settembre.

Per quanto riguarda invece l’Università Popolare Trentina, anch’essa ubicata a Trento sud l’attività - dopo gli approfondimenti strutturali avviati - potrebbe continuare negli spazi oggi disponibili nelle ali est e ovest dell’edificio di viale Verona.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano