Pergine, elementari unite il sabato mattina

Il progetto dei dirigenti di Don Milani e Rodari al vaglio dei consigli d'istituto


Fernando Valcanover


PERGINE. «Intendiamo dare corpo a proposte per i servizi scolastici delle scuole elementari che siano in grado di dare risposte concrete alle richieste di tutte le famiglie, confermando cioè, accanto al "tempo pieno", anche l'insegnamento noto come "il modulo"». È questo l'obiettivo dei dirigenti del 1º e 2º istituto comprensivo, Lucia Predelli e Gianfranco Pedrinolli, che per dare continuità alle classi del modulo, faranno al consiglio di istituto la proposta di accorpare al sabato le classi dei due plessi di Pergine.

Gli alunni del tempo pieno hanno lezioni per l'intera giornata (dalle 8 alle 16) dal lunedì al venerdì, quelli del modulo lezioni tutte le mattine dal lunedì al sabato, più due pomeriggi, sia alle Don Milani sia alle Rodari.  «In questi ultimi anni - spiega la dottor Predelli, dirigente del 1º Istituto comprensivo - è cresciuta notevolmente, per necessità delle famiglie, la domanda del tempo pieno, mentre e diminuita quella del modulo, con il risultato che in entrambe le scuole il numero degli alunni nel corso "A" è diminuito, permettendo la formazione di classi anche con pochi alunni».

La situazione è stata registrata anche alle scuole Gianni Rodari, il plesso che fa parte del 2º Istituto comprensivo, creando preoccupazione nelle famiglie per la possibile cancellazione di qualche classe. Da qui, dopo alcuni incontri tra dirigenti e genitori interessati, si sta facendo strada a proposta dei due dirigenti scolastici, che necessità tuttavia del parere favorevole dei due consigli di istituto. In sostanza, se i due consigli accoglieranno la proposta, l'idea è quella di far frequentare, solo per la giornata del sabato, gli alunni che sono iscritti alle Rodari nella vicina scuola Don Milani, formando in questa sede quindi una classe con un buon numero di alunni. Gli insegnanti sarebbero quelli delle Don Milani.

«Per ora si tratta di una proposta che deve essere accolta, valutata con attenzione e se necessario perfezionata - spiega la dirigente - tenendo conto che la sua attuazione è prevista inizialmente in via sperimentale, che potrebbe partire già con il prossimo anno scolastico».













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