«Perdiamo un grande uomo con un coraggio enorme» 

I ricordi. L’amico don Marcello Farina: «Aveva la libertà di spirito e un’insaziabile sete di conoscenza» Il vescovo Tisi: «Testimone della bellezza dell’umano oltre ogni pregiudizio». Pietracci: «Una guida per molti»



Trento. «Un grande uomo, coraggioso, curioso e con un’energia enorme. Abbiamo perso un grande uomo». Don Marcello Farina conosceva Piergiorgio Cattani da più di vent’anni. Insieme avevano dato al libro «Il pane di Farina», un volume sul sacerdote che aveva un sottotitolo indicativo: «Conversazioni al tramonto di un mondo». Don Farina, ora le ricorda così quelle conversazioni di una profondità che non si trova spesso: «Andavo a casa sua e parlavamo a lungo. Mi aveva proposto lui di fare un libro sulla mia esperienza. Per me è stato un amico molto caro. È tutto il giorno che ci penso. Avevo appena letto il suo fondo sul Trentino quando ho saputo. Un fondo che dimostra la sua grande libertà di spirito. Era un cattolico, ma nel senso universale, aperto all’altro. E aveva un coraggio formidabile, enorme. Mi domandavo spesso come facesse, nelle sue condizioni, a sopportare uno sforzo intellettuale enorme, sempre con una grande profondità di pensiero che era sempre la sua caratteristica. Era un curioso, nel senso che cercava di comprendere le cose del mondo. Cercava sempre dentro le notizie una spiegazione, una verità profonda ed era insaziabile. Anche nel suo impegno in politica è stato importante, con molte idee e molto coraggio. Era un grande uomo». Aveva iniziato a scrivere i suoi articoli profondi nel lontano 2004, chiamato dall’attuale direttore Paolo Mantovan.

Il vescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi esprime vicinanza alla famiglia di Cattani e ne ricorda il pensiero: «Voce colta e libera, testimone della bellezza dell’umano oltre ogni pregiudizio, tradotta in intelligenza, capacità critica e senso di partecipazione non comuni, anche alla vita della Chiesa trentina, a cui molto mancherà».

Paolo Ghezzi, che ha lavorato a lungo con Cattani al Margine e poi ha condiviso con lui l’avventura politica di Futura lo saluta sulla sua pagina con gli ultimi whatsapp che si erano scambiati il giorno prima e agiungendo: «Grazie fratellino. Mi hai colpito al cuore. Buon viaggio. Leggero». Il direttivo di Futura, di cui Cattani era presidente, è commosso: «Ci hai lasciato improvvisamente, il tuo cuore si è fermato e si portato via un pezzo dei nostri, noi la tua famiglia politica perdiamo la guida. In questo momento possiamo solo stringerci forte alla tua famiglia meravigliosa che ci ha sempre accolto nella vostra casa, ad Alpha e a Daniel e tutta la comunità trentina che perde una persona straordinaria e speciale, come hanno riconosciuto decine di cittadine e cittadini, e tutte le forze politiche, che ringraziamo per aver riconosciuto lo straordinario valore del tuo impegno culturale, sociale e politico. Addio presidente, addio amico e compagno di viaggio». La senatrice Donatella Conzatti lo saluta commossa: «La scomparsa di Piergiorgio lascia smarriti perché viene a mancare il riferimento di molti confronti sul senso degli eventi, su come affrontarli e risolverli. Le sue idee, il suo spirito resiliente restano con noi e ci accompagnano». Alessandro Pietracci, segretario del partito Socialista ne ricorda la curiosità in politica: «Mente acutissima, pensiero profondo, aperto, anticonformista. Guida politica per molti, consigliere generoso per tutta la comunità democratica, progressista, laica e cattolica». Il gruppo del Pd in Consiglio provinciale lo ricorda così: «Cattani è stato un punto di riferimento umano e culturale per la sinistra riformista trentina, una persona che non si è mai tirata indietro nelle battaglie per i diritti umani e per la difesa dell’ambiente». Ma sono decine i messaggi di cordoglio e ricordo da parte della politica.

Il consigliere provinciale Pietro De Godenz: «Piergiorgio, fine intellettuale e politico di razza, è stato, durante tutto l'arco della sua esistenza, un esempio di dedizione passione, coraggio e bravura. La sua malattia - che avrebbe fermato chiunque - non ha mai minimamente rallentato lui che è stato capace di andare e portarci sempre oltre con i suoi editoriali, i suoi libri, le sue idee e le sue fini provocazioni che avevano sempre lo scopo di trovare soluzioni e obbligarti a pensare. Di cuore esprimo le mie profonde condoglianze».













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