il caso

Pensionati, rischio salasso dall’Inps

Le banche chiedono l’autorizzazione per dare il mandato a operare sui conti. La Cisl: «Non firmate nulla»



TRENTO. Nei giorni scorsi molti pensionati trentini hanno ricevuto una telefonata dalla loro banca. Un funzionario con voce suadente li invitava ad andare a firmare un documento. Una volta giunti nella sede dei propri istituti di credito, i pensionati venivano invitati a firmare una delega in bianco che permette all’Inps di ritirare dal loro conto corrente qualsiasi somma. In molti si sono rivolti ai sindacati per chiedere lumi.

Il segretario roveretano della Fnpi, il sindacato dei pensionati della Cisl, Leonardo Franchini ha fatto alcune verifiche a invita a non firmare: «Noi abbiamo detto agli iscritti che ci hanno chiesto di cosa si trattasse di non firmare niente. Abbiamo fatto alcune verifiche indirette e abbiamo scoperto che l’Inps, che ha fatto diversi errori nel liquidare le pensioni, intende recuperare così i suoi presunti errori. Ma ci sono diversi problemi. In primo luogo chi ci assicura che questi errori siano stati fatti veramente? Come si è sbagliata nel versare i soldi l’Inps potrebbe sbagliarsi nel ritirarli. E in questo caso come potrebbero i pensionati recuperare il maltolto?

All’Inps dicono che è semplice, basterebbe fare ricorso. Ma questo non sarebbe che un altro modo di danneggiare i pensionati che sono la parte debole del paese e che non si possono difendere. In primo luogo i pensionati potrebbero non rendersi conto di prelievi da parte dell’Inps e poi sarebbe molto complicato per loro sapere se ci sono stati effettivamente errori. Si tratta di uno strumento troppo invasivo che nessuno in Italia usa. Neanche l’Agenzia delle entrate si permette di ritirare direttamente soldi dai conti correnti. Se l’Inps si convince di aver fatto degli errori adotti le misure per il recupero che già ci sono».

Secondo le informazioni raccolte dalla Fnpi alcune banche locali avrebbe inviato gli avvisi ai pensionati su richiesta dell’Inps. L’Istituto chiede carta bianca per poter prelevare soldi a copertura di indebiti versamenti da esso stesso effettuati, ma in questo modo secondo il sindacato dei pensionati non ci sarebbero sufficienti garanzie di trasparenza e non ci sarebbe soprattutto un’adeguata tutela del pensionato. Per questo motivo è partito l’invito a non firmare nessuna delega in bianco: «Noi invitiamo i pensionati a non firmare. Non c’è niente che li obblighi e soprattutto non è giusto - spiega Franchini - nessuno può ritirare a piacimento dai nostri conti e non crediamo che possa iniziare l’Inps. I pensionati sono la parte fragile del paese e non possono essere trattati in questo modo. Se l’Inps compie errori non si capisce perché li debbano pèagare i pensionati».

Ci sono già strumenti a disposizione dell’Istituto per il recupero di quanto versato indebitamente. Per questo l’invito a firmare una delega in bianco a operare a piacimento sul conto sembra troppo invasiva al sindacato. Tra l’altro l’invito non proviene direttamente dall’Inps, ma dalle banche, un aspetto questo fa sorgere più di un dubbio.













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