il congresso provinciale 

Pd, c’è Lucia Maestri se non si trova un giovane

TRENTO. A pochi giorni dalla scadenza dei termini (venerdì) nel Pd ormai in tanti sperano che qualcuno, nel gruppo dei «giovani», molli gli ormeggi e ci metta la faccia. Ma arrivati al dunque il...



TRENTO. A pochi giorni dalla scadenza dei termini (venerdì) nel Pd ormai in tanti sperano che qualcuno, nel gruppo dei «giovani», molli gli ormeggi e ci metta la faccia. Ma arrivati al dunque il ruolo di segretario del Pd, in un momento in cui il Pd di certo non naviga in facili acque, spaventa. E quindi anche tra i nomi papabili i dubbi e le resistenze sembrano prevalere sulla tentazione di buttarsi.

Venerdì sera alcuni giovani si sono incontrati con il capogruppo provinciale Giorgio Tonini, che sostiene l’opportunità che - in una fase di debolezza - il partito riesca a compattarsi su una candidatura unitaria, meglio se espressione delle valli dove il Partito democratico fatica da sempre rispetto ai centri urbani.

Dall’incontro sarebbe emersa una certa convergenza sul nome di Vera Rossi, 35enne assessora del Comune di Altavalle (val di Cembra) e membro dell’assemblea Dem. Il problema però sembra ora essere quello di convincere la diretta interessata, già molto impegnata nella sua valle e spaventata da un nuovo impegno totalizzante.

Tra i giovani si è riservato di decidere nei prossimi giorni anche Alessandro Dal Ri, 30 anni, consigliere in circoscrizione a Villazzano, che si smarca dalla definizione di “renziano”: «Vero, ho difeso le politiche dei governi Renzi e Gentiloni - rivendica - ma ho anche fatto parte della segreteria di Giuliano Muzio e ho lavorato nel Pd al di là della logica delle correnti che considero un cancro per questo partito».

C’è - allo stato attuale - la possibilità che tra i giovani nessuno se la senta di candidarsi. È a quel punto che potrebbe prendere quota l’altra opzione in campo in queste ore, quella dell’ex consigliera provinciale Lucia Maestri, amministratrice di esperienza e donna di partito, che in molti ritengono non si tirerebbe indietro di fronte a una “chiamata” del Pd.

Si parla poi di un certo attivismo, sul fronte roveretano, dell’ex segretaria provinciale Giulia Robol, e un nome che è circolato in queste ore è quello di Chiara Rossi, già presidente dell’assemblea provinciale del partito. Pochi giorni per decidere: già domani alcune carte dovranno essere messe sul tavolo.

(ch.be.)













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: un fremito dal Trentino irredento

La guerra infuria in Europa, gli uomini tra i 16 e i 50 anni sono al fronte, mentre l’Italia fa i conti con una disoccupazione crescente. In Trentino, come altrove, si dibatte sulla neutralità italiana, criticata dagli “energumeni della parola”. Tra le voci più sonore, quella della fazione che si batte per la “redenzione”, la liberazione dal giogo austriaco.