Pasti caldi e letti per chi è senza dimora

La casa di riposo aprirà la propria mensa a una ventina di persone, mentre a Palazzo Montel ci sarà un piccolo dormitorio


di Fernando Valcanover


PERGINE. Una quindicina, forse anche venti persone residenti nel territorio della Comunità di Valle, in situazioni di reale necessità, potranno contare su forme di assistenza per far fronte per i prossimi 90 giorni, da gennaio a tutto marzo, all’emergenza freddo. Avranno la possibilità di consumare due pasti al giorno nella mensa della Rsa di via Marconi, e per una dozzina di persone anche il servizio di dormitorio all’ex palazzina uffici annessa a palazzo Montel, che è parte della cittadella dell’anziano di Pergine. Responsabile e gestore del progetto è l’Apsp S. Spirito, che si avvarrà di personale dipendente e di volontari, realizzando una rete solidale all’interno della comunità perginese.

Dopo L’introduzione del sindaco Roberto Oss Emer, il progetto è stato presentato in municipio dal vicesindaco Daniela Casagrande, in quanto il Comune è il partner principale di questa iniziativa, assieme alla Comunità Alta Valsugana, alla Cassa Rurale di Pergine, all’Asuc e Stet. La vicesindaco ha sottolineato l’aspetto di solidarietà e della rete che si è costituita con tante realtà e associazioni del territorio comunale. Giovanni Bertoldi, direttore del S. Spirito è entrato nel dettaglio del progetto, che ha le caratteristiche dell’emergenza per alleviare da subito le difficoltà di persone, anche in un momento di particolare carenza di risorse. «Il progetto - ha sottolineato - è una novità nel campo dell’integrazione sociale, e si propone di ridurre o eliminare situazioni emergenza, di vagabondaggio e accattonaggio per persone anche senza dimora».

Il progetto è condiviso anche dall’assessore della Comunità Linda Tamanini, mentre il presidente della Cassa Rurale, Franco Senesi ha chiesto chiarimenti sull’entità delle persone che versano in tali situazioni di bisogno. «Per l’emergenza il progetto va bene, ma sarà necessario per il futuro ragionare su basi più concrete, con un progetto duraturo, magari facendo riferimento ad una struttura inutilizzata, da adattare, che i Francescani potrebbero mettere a disposizione. C’è tuttavia l’assenso e il sostegno all’iniziativa di emergenza». Ipotesi condivisa un po’ da tutti, anche perché la disponibilità della palazzina ex uffici è solo per il presente inverno. Nel dibattito sono intervenuti Rosalba Pilato per la Caritas, Elia Bernardi e Maria Sartori per l’Auser, Giorgio Bonecher per le Asuc di Pergine e Viarago, per la presidente del Circolo comunale pensionati, Carmen Osler, per il presidente del S. Spirito Marco Casagrande. Sono i responsabili del gruppo “collaboratori” di cui fa parte appunto la Caritas, il convento dei padri Francescani, il gruppo Alpini di S. Caterina, l’Auser e il Circolo comunale pensionati e anziani. Il progetto prevede un costo mensa e distribuzione alimenti per 14.850 euro, un costo dormitorio per 42.960 euro, per un totale di 57.810 euro.













Scuola & Ricerca

In primo piano