«Parità di genere, errore sospendere i corsi» 

La Commissione Pari Opportunità accusa. Fedrizzi: «Sconcerto per la mancanza di comunicazione»



TRENTO. «La Commissione provinciale Pari Opportunità esprime profondo rammarico per la sospensione dei percorsi del progetto Educare alla relazione di genere per l’anno scolastico 2018/19 in corso. La Commissione è stata promotrice e partner del progetto sin dal 2010/11 assieme a Università di Trento, Iprase e Ufficio Pari Opportunità della PAT. Esprime inoltre sconcerto per la totale mancanza di comunicazione e confronto da parte della Giunta che ha ad oggi ignorato l’offerta di dialogo posta dalla Commissione».

Lo afferma la presidente, Simonetta Fedrizzi, che spiega poi come risalga al 31.12.2018 la lettera inviata congiuntamente da Commissione e Centro Studi Interdisciplinari di Genere dell’Università di Trento all’assessore Mirko Bisesti e all’assessora Stefania Segnana. Con quella lettera la presidente Fedrizzi e la coordinatrice Poggio si erano rese disponibili ad un incontro, per chiarire i contenuti dell’iniziativa in oggetto e rispondere ad eventuali dubbi. «Già prima delle feste natalizie era stato inviato all’assessore all’Istruzione il materiale prodotto dalla Commissione riguardo il Percorso numero 4 del progetto coordinato dalla stessa Commissione e intitolato “Per una cittadinanza condivisa: affetti e differenze” - nello specifico la pubblicazione numero 4 del 2018 con questo titolo che bene spiega il lavoro che si fa nelle scuole sia con studenti che con docenti -insieme alla richiesta di incontrare l’Assessora Segnana e il Presidente della Giunta Fugatti» nota ancora Fedrizzi.

La commissione ribadisce l’importanza di continuare a lavorare su un piano educativo, formativo e informativo per superare gli stereotipi e le disuguaglianze e contrastare la violenza di genere, così come previsto dalla legge provinciale sulle pari opportunità, dalla legge provinciale sulla violenza di genere e dalla Convenzione di Istanbul del 2011 sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.

«Il superamento degli stereotipi di genere, la prevenzione di comportamenti discriminatori e l’attuazione delle pari opportunità sono alla base della realizzazione concreta dei principi di eguaglianza e parità sociale così come stabilito dalla nostra Costituzione e sono obiettivi comuni a tutti gli schieramenti politici. Privare ragazze e ragazzi di questa opportunità educativa e le e gli insegnanti di questa occasione formativa significherebbe abdicare alla responsabilità di ridurre le diseguaglianze ancora presenti nei vari settori della società, responsabilità alla quale la Commissione non intende sottrarsi e che auspica di poter continuare ad assolvere con la collaborazione di tutti i partner con i quali il progetto venne ideato e promosso» conclude Fedrizzi.













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