Otto marzo: donne infortunate sul lavoro, vita rovinata

Da un'indagine condotta dall'Anmil su un campione di 750 donne infortunate sul lavoro, tra i 19 e i 50 anni di tutta Italia, risulta molto grave il peso psicologico dell'infortunio



TRENTO. Da un'indagine condotta dall'Anmil (Associazione Nazionale per Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) su un campione di 750 donne infortunate sul lavoro, tra i 19 e i 50 anni di tutta Italia, risulta molto grave il peso psicologico dell'infortunio. I risultati dell'inchiesta sono confermati anche dal servizio di assistenza psicologica alle donne fornito da Anmil da oltre 10 anni.

"Molto grave è risultata la persistenza di incubi e senso di angoscia, anche a distanza di molto tempo dall'infortunio - viene detto -. Fra le donne al di sotto dei 50 anni, infatti, ben oltre la metà delle intervistate afferma di soffrire "molto" o "abbastanza" di questo tipo di disturbi, in modo particolarmente pronunciato soprattutto al Sud e nelle Isole. Ancora più netti sono i risultati fra le over 50 che lamentano incubi e ansia come problema quotidiano per oltre il 60% del campione".

E' risultato, inoltre, prevalente il senso di colpa per l'incidente avvenuto, di cui le vittime si attribuiscono gran parte della responsabilità. Un altro aspetto messo in rilievo dalla ricerca Anmil è quello della discriminazione, risultata più avvertita come doppia: "disabili e donne" anziché in quanto solamente "disabili". Dalla ricerca emerge anche una certa difficoltà nel mantenere un rapporto con il proprio marito o compagno. Infatti, la netta maggioranza delle intervistate conferma l'allontanamento del proprio partner dopo l'infortunio".

Questi dati sono stati resi noti dalla sezione trentina dell'Associazione in occasione della conferenza stampa su un concorso di foto-biografie di donne vittime di infortunio. Ai margini dell'incontro sono state anche comunicate le percentuali di donne infortunate in Provincia di Trento nel 2009, sulla base dei casi denunciati dalle aziende.

Sono 2.507 in tutto le donne che nel 2009 hanno subito un danno in Trentino, 3.964 in Alto Adige, a fronte delle 65.996 del Nord Est e delle 210.230 in Italia. In provincia di Trento si rileva il maggior numero di infortuni tra le donne che lavorano nel settore alberghiero e della ristorazione (387) seguite da quelle che lavorano nella sanità (302), dal settore immobiliare (289), commercio (277) e industria manifatturiera (277).













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