Orsa catturata e munita di radiocollare 

Il giovane esemplare di due anni, individuato in Val San Valentino dove si sono verificate predazioni



TRENTO. Con l’ultima orsa radiocollarata nella notte tra sabato e domenica, salgono a cinque i plantigradi che sono monitorati con questa tecnologia. Una nota della Provincia riferisce infatti che nell’ambito dell’attività del Servizio Foreste e fauna per controllare gli animali più confidenti, come l’orsa F20 che era stata filmata mentre si aggirava nei tavolini del rifugio in Val di Genova, domenica è stata catturata e radiocollarata una giovane orsa, probabilmente di due anni di età, sui versanti a sud della Val di San Valentino, nel comune di Porte Rendena, che comprende i paesi Vigo e Villa Rendena e Darè. Le operazioni a cura del personale del Servizio Foreste e fauna e dei veterinari dell’Azienda sanitaria hanno visto l’utilizzo della trappola a tubo per catturare l’orsa e poi, una volta sedata, è stata munita di radiocollare

«Capiremo con il tempo - riferisce Claudio Groff, responsabile del settore grandi carnivori della Provincia - se si tratta dell’orsa che ha fatto varie incursioni nelle malghe della zona. Abbiamo appena iniziato a controllarla, perciò è presto per dire se si tratti di un esemplare confidente o elusivo». Nel sito della Provincia sui grandi carnivori, c’è la mappa aggiornata della presenza delle orse con i piccoli segnalata con cerchi blu in una zona estesa che va dalla valle del Chiese all’alta Val Rendena, dalla Valle dei Laghi al Basso Sarca. «Si tratta di un’ulteriore informazione - commenta Groff - che abbiamo introdotto l’anno scorso. Va precisato però che sono segnalazioni, non numero di orse, perciò possono essere le stesse viste più volte. Quest’anno la novità è che il Monte Bondone non rientra nelle zone delle segnalazioni, così come la Valle di Sole, ma non è detto che non ci siano gli orsi, solo non sono stati avvistati». La mappa è stata pubblicata nell’intento di mettere in guardia la gente, perché come è noto le orse con i piccoli possono diventare aggressive, soprattutto se le si sorprende a distanza ravvicinata, perché si è controvento o ci si muove in silenzio. Il consiglio è sempre di segnalare la propria presenza facendo rumore e, se si ha un cane, tenerlo al guinzaglio. Le orse, com’è caratteristica della specie, tendono ad essere più stanziali degli orsi ed infatti si concentrano nel Trentino Occidentale, mentre negli ultimi dieci anni sono stati 34 gli orsi maschi che si son o spostati in altre province, ma il 47% di questi animali è morto. Ricordiamo che l’ultimo Rapporto sull’orso stima un numero che va dai 52 ai 63 esemplari

Chiediamo a Groff se gli episodi predazione e danni da parte degli orsi quest’anno sono diminuiti. «Gli episodi -risponde il responsabile - sono in linea con i numeri dell’anno scorso. Non sono diminuiti si sono verificati nelle stesse zone del passato, come la Val Rendena, la Val di Non, la Valle dei Laghi, il Basso Sarca». Di recente, è stata avvistata anche un’orsa con ben quattro cuccioli che veniva data per aggirarsi sull’Altopiano di Asiago, mentre sul sito della Provincia si legge che si tratta di una fake news perché in realtà quell’orsa frequenta la Valle dei Laghi ed il Brenta meridionale. Groff conclude: «La nostra attività per individuare eventuali orsi problematici continua, quindi preseguiamo con le attività degli orsi presenti nelle zone dove ci sono stati episodi predazioni». (sa.m.)













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