Orologi e iPhone all'asta dei ladruncoli

Tecnologia, lusso e ferri vecchi in vendita: da 50 cent a 3.850 euro


Martina Bridi


TRENTO. Beni battuti all'asta da un minimo di 50 centesimi per un fermacarte ad un massimo di 3.850 euro per un orologio d'oro. Ieri mattina il deposito dell'istituto vendite giudiziarie di Ravina ha aperto i battenti per mettere all'asta la refurtiva non reclamata e i corpi di reato recuperati dal Tribunale ordinario e da quello per i minorenni di Trento. Oltre al bottino di ladri più ambiziosi ed esperti -collier, anelli e braccialetti- anche oggetti recuperati da furtarelli adolescenziali tra cui ipod, iphone, biciclette e tantissimi cellulari.

Non sono mancati i classici strumenti del mestiere: cacciaviti, coltellini, martelli, lime e tenaglie, quest'ultime forse utilizzate l'ultima volta per tranciare le catene che legavano le numerose biciclette battute anche'esse ieri all'asta. "Visto e piaciuto!" la frase più ricorrente declamata da Danilo Girardi, direttore dell'istituto vendite giudiziarie e battitore d'asta dal 1979, che ha fatto la sua parte richiamando il silenzio ("Siamo ad un'asta giudiziaria, mica al mercato!") e dando una nota di colore alla descrizione degli oggetti alludendo alle loro origini illecite.

A partecipare all'asta "natalizia" un gruppetto di sessanta persone, molte delle quali habitué delle annuali vendite giudiziarie. E chi il fiuto per l'investimento ce l'ha, ieri non si è fatto scappare l'occasione di accaparrarsi beni di lusso ad un prezzo stracciato. Infatti al momento di battere all'asta preziosi in oro alcuni dei presenti si sono contesi beni in oro a suon di cifre al rialzo per svariate centinaia di euro. Tanto per capire, un anello è stato aggiudicato al miglior offerente per 390 euro, una medaglia in oro raffigurante l'imperatore d'Austria a 655 euro, un collier a 1.650 euro e un bracciale da uomo a 1.020 euro.

Il clima si è fatto più teso quando il battitore ha mostrato un orologio d'oro marcato Rolex. Fino ad allora silenziosa, una voce di donna ha avuto la maggiore sugli altri contendenti uomini sbaragliando tutti con un'offerta di 3.850 euro. La stessa signora, all'asta giudiziaria dello scorso febbraio, aveva lasciato i presenti a bocca aperta aggiudicandosi un anello con diamante e brillanti per 1.910 euro. Le vendite giudiziarie, comunque, sono tutto fuorchè qualcosa di proibitivo. Anzi, offrono davvero la possibilità di portare a casa portatili, biciclette e cannocchiali in buono stato e a prezzi modici. A fare un vero affare, ad esempio, è stato chi ha comprato un telecamerina per 100 euro o un iphone per poco più di 150 euro. Contanti alla mano e voce squillante permettono quindi di trasformare un'asta di refurtiva e corpi di reato in un modo del tutto originale di fare acquisti, magari per recuperare gli ultimi regali di Natale.













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