Ombre venete sulle piste della Panarotta

In attesa che Levico Terme spa decida se gestirà la società, torna d’attualità l’interessamento di un gruppo di industriali


di Antonio DeCarli


ALTA VALSUGANA. Avrà luogo oggi il summit tra Trentino Sviluppo e i sindaci Roberto Oss Emer (Pergine) e Gianpiero Passamani (Levico Terme). Scopo dell’incontro è visionare le proposte progettuali per capire come potrebbero o dovrebbero diventare gli impianti della Panarotta per potersi posizionare fruttuosamente rispetto al mercato turistico e all’utenza locale.

Prima della prossima assemblea elettiva della società Nuova Panarotta spa, il cui presidente Sergio Sartori ha dato irrevocabili dimissioni, si dovrà anche capire se nella eventuale futura gestione entrerà con quota di maggioranza la Levico Terme spa o se invece, come qualcuno dice, ci sarebbe anche la possibilità che a farsene carico siano alcuni importanti imprenditori veneti che operano già sia nel settore del turismo invernale che in quello termale e alberghiero. Il problema non sta quindi solo nell’ammodernamento di impianti o potenziamento dell’innevamento, ma nella gestione con la relativa capacità di fare promozione delle varie proposte. Rispetto al passato, l’idea della gestione “totalmente privata” della Panarotta spa, sembra ora piaccia anche agli amministratori dei Comuni. In particolare quelli di Pergine e di Levico potrebbero garantire in futuro solo un’attenzione pari a quella riservata agli altri impianti sportivi di valenza pubblica.

Poi forse si deciderà definitivamente se abbia significato collegare la montagna della Panarotta con una cabinovia Levico-Vetriolo-Panarotta che fino a primavera sembrava cosa certa, ma che ora pare potrebbe servire maggiormente per collegare da Caldonazzo gli altipiani di Vezzena-Luserna-Lavarone-Folgaria. E questo è un tema che ha creato motivi di dibattito per tanti anni.

L’impegno finanziario di circa 15 milioni di euro per la cabinovia c’era già stato da parte della Provincia sul Piano triennale 2011-2013 di Trentino Sviluppo spa. Nonostante il patto che verrà sottoscritto venerdì, tra Provincia, Comuni e Trentino Sviluppo, non c’è di fatto un impegno finanziario per quanto riguarda la Panarotta (stimato intorno ai 7 milioni di euro) dove ora si ipotizzerebbero una serie di investimenti per l’adeguamento degli impianti di risalita e delle piste da sci finalizzati al mantenimento e completamento dell’offerta turistica in generale della Valsugana e in particolare dell’Alta Valsugana con valenza in particolare estiva.

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