Olivi: «Finiti i soldi per la cassa in deroga»

L’assessore provinciale all’industria: servono altri 4 milioni di euro che deve stanziare il governo



TRENTO. L’occupazione, anche sotto i colpi della crisi, non sta crollando in Trentino, ma la vera emergenza, è quella della cassa integrazione in deroga. «Sono già stati impiegati 1.900.000 euro stanziati dal Governo ed entro la fine dell’anno ne servirebbero altri 4 milioni che, in base alla riforma Fornero, solo lo Stato può finanziare». Ad affermarlo, secondo una stima che al minimo vede necessari oltre 5 milioni di euro per il 2013, l’assessore trentino a Industria e artigianato, Alessandro Olivi.

Lo ha detto parlando nella Seconda Commissione del Consiglio provinciale, tracciando il quadro della situazione economica e occupazionale in Trentino, in base alle richieste contenute in una mozione del consigliere Claudio Civettini (Lega). «Altro segnale preoccupante - a quanto spiegato dall’assessore all’Industria - il robusto aumento dei contratti a tempo determinato, quindi la della precarietà. C’è invece una tenuta del settore manifatturiero, soprattutto perché continua a crescere (seppur in frenata rispetto allo scorso anno) l’esportazione. Unico neo il porfido, per il quale sta continuando il momento buio con un fatturato precipitato del 20%. Per i settori che vivono del mercato interno i segni meno sono evidenti, a partire, come è noto, dall’edilizia».













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