Ogni settimana 35 ragazzi scoprono il Museo civico

Le colonie estive partono oggi e le iscrizioni fanno già segnare il tutto esaurito Molti gli esclusi. Fava: «Coinvolte 120 famiglie, di più non riusciamo a fare»


di Michele Stinghen


ROVERETO. Cominciano oggi le colonie estive del Museo Civico: per il terzo anno consecutivo registrano il tutto esaurito, ma tante richieste non sono state accolte. La colonia si tiene al Bosco della Città, ogni settimana vi prenderanno parte 35 ragazzi dai 6 ai 12 anni; in tutto sono coinvolte 120 famiglie (si poteva iscriversi al massimo a due settimane). «Per esaudire il maggior numero di richieste abbiamo limitato a due settimane il periodo di iscrizione - spiega Nello Fava del Museo Civico - lo scorso anno il limite era di quattro. Ciononostante, in un giorno abbiamo esaurito le iscrizioni, e abbiamo dovuto dire no a tante famiglie».

Oggi si parte con il primo gruppo: i bambini saranno accolti al Museo, riceveranno il materiale ed un sasso con il loro nome. La colonia è diurna, e si tiene nell'area al Bosco della Città del Museo Civico; le attività sono davvero tante. «I partecipanti svolgeranno attività di scienze naturali, geologia, astronomia, robotica, ed anche di arte, grazie alla collaborazione che abbiamo avviato col Mart», spiega Nello Fava. A queste si aggiunge una giornata in piscina (quella di Riva, coperta, perché così garantisce la programmazione fissa, per il giovedì) ed un giorno dedicato ad un'escursione naturalistica nei dintorni.

Ogni settimana le attività cambiano, per assicurare ai partecipanti di svolgere un laboratorio diverso. Alla colonia del Museo Civico possono partecipare anche i disabili, con qualsiasi tipo di problematica: «Come la scuola pubblica, non abbiamo posto limitazioni nè barriere, e saranno con noi disabili fisici, mentali». Altra caratteristica delle colonie del Museo Civico è la provenienza sociale mista degli iscritti: «C'è il figlio di professionisti, c'è quello con papà e mamma impiegati, e ci sono i figli degli operai. Credo che questo sia un valore aggiunto, un merito per Rovereto», commenta Fava.

L'unico rammarico è non aver potuto dire di sì a tutti: «Questo servizio è apprezzato, le domande così numerose sono segno che potremmo aprire a più di 35 bambini per settimana, per sette settimane totali. Ma per ora le possibilità del Museo sono queste e non possono andare oltre».

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