«Nuove Cantine Ferrari,  progetto da condividere» 

Mariacamilla Giuliani, presidente della circoscrizione di Ravina Romagnano: «Bene se un privato investe sul territorio, ma ci vuole il confronto»



TRENTO. In passato i rapporti sono stati più tesi che di buona convivenza. Tra la famiglia Lunelli e gli abitanti di Ravina qualche problema c’è stato, soprattutto legato alla gestione del verde attorno a Villa Margone ed al più recente ampliamento di un magazzino, con relativa raccolta di firme. Gli abitanti di Ravina hanno contestato soprattutto il metodo: trovarsi nel primo caso con la trasformazione di 15 ettari di bosco in vigneti, poi con un magazzino allargato, senza un confronto.

Ora, con la presentazione del progetto che prevede la trasformazione della sede delle cantine Ferrari in una cittadella del vino, con tre piani interrati ed una cupola panoramica che avrà un raggio visivo di 360 gradi, pare si sia aperto un nuovo corso. Il progetto avveniristico, che comporta un investimento di 25 milioni da parte della famiglia Lunelli è stato presentato in anteprima al consiglio circoscrizionale.

«Visto che siamo parte in causa - afferma la presidente della circoscrizione Mariacamilla Giuliani - il mio intento è che il progetto sia condiviso in tutte le sue fasi. Per noi l’importante è che si arrivi ad un tavolo di confronto con tutte le carte, visto che l’esperienza del muro Cavit insegna ».

Per i produttori di bollicine, oltre che a pensare ad una sede che possa essere un’attrazione turistica, con uno spazio polifunzionale per accogliere migliaia di visitatori, c’è anche un problema di spazio per lo stoccaggio. E per questo, il progetto ipotizza una trasformazione della viabilità, con la provinciale che verrebbe deviata più a ovest, verso Belvedere, con la creazione di una rotatoria tra via Croce e via Ponte. «Si risolverebbe così - ammette Giuliani - l’annoso problema dell’incrocio infelice con la provinciale. Per noi, se un privato investe sul territorio, ben venga. E confesso che questo progetto mi piace, è lungimirante».

La presidente della circoscrizione non nasconde che nel corso della presentazione, alcuni problemi da parte dei consiglieri sono già stati sollevati, soprattutto a proposito della viabilità e del sedime della provinciale. «Ora la parola passerà alla commissione urbanistica del Comune - commenta Giuliani - che dovrà confrontarsi con la nostra commissione e con i professionisti delle Cantine Ferrari. L’importante è che si avvii un lavoro di squadra, per non trovarsi soluzioni che passano sulle nostre teste, come è successo in passato. (sa.m.)

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