Not, l’ex giunta Dellai prosegue nel giudizio: «Non abbiamo colpe»

Trento. Sulle contestazioni della Corte dei conti in merito al nuovo ospedale di Trento, l’ex giunta provinciale guidata da Lorenzo Dellai non si tira indietro. E anzi, in una nota inviata ieri, si...



Trento. Sulle contestazioni della Corte dei conti in merito al nuovo ospedale di Trento, l’ex giunta provinciale guidata da Lorenzo Dellai non si tira indietro. E anzi, in una nota inviata ieri, si dice convinta di dover proseguire in giudizio per dimostrare la propria convinzione: che non ci siano affatto profili di colpa. E poco importa che la cifra contestata sia ora molto inferiore rispetto alla cifra originale (come avevamo spiegato sul Trentino di ieri).

La notizia è quella della citazione in giudizio della Giunta provinciale in carica nel 2012. Si contestano quasi 36 mila euro di supposto danno erariale che si assume sia derivato dall’annullamento della gara di appalto del Not. E in particolare dal fatto che due rappresentanti della commissione di gara erano incompatibili.

«Prendiamo atto del lavoro fatto dalla procura contabile in esito alle deduzioni presentate, che ha condotto ad una significativa riduzione del supposto danno - si legge nella nota, firmata da Dellai e da tutti gli assessori coinvolti (Lia Beltrami, Marta Dalmaso, Mauro Gilmozzi, Tiziano Mellarini, Alessandro Olivi, Alberto Pacher, Franco Panizza e Ugo Rossi -. Pur essendoci offerta la possibilità di definire il giudizio con il pagamento di un importo molto più modesto rispetto a quello iniziale, riteniamo di dover proseguire nel giudizio, perché convinti che in tale fase potranno compiutamente emergere tutti quei profili, non accolti dalla Procura della Corte dei Conti, che escludono qualsiasi ipotesi di colpa in capo alla Giunta».

«Come amministratori riteniamo, infatti, di aver agito al meglio delle nostre possibilità - scrivono ancora - nell’esclusivo interesse pubblico e con senso di responsabilità, per dare concreta realizzazione a un progetto, quello del nuovo ospedale del Trentino, che da molti anni era allo studio, ma che prima di noi non era mai stato concretizzato».













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