l'estate in città

Non solo carte. Al centro anziani si gioca con la Wii

Grande entusiasmo tra le frequentatrici in via Belenzani: «Ci divertiamo un mondo». Bottiglie di minerale anti-calura


Luca Marognoli


TRENTO. Al Centro servizi anziani “Contrada Larga” di via Belenzani, Carla, Agnese, Gabriella e Pina sono tornate a giocare a carte. Scala 40: con quella ci passi pomeriggi interi. Ma negli occhi hanno ancora le emozioni della Wii. Martedì è stata la loro prima volta con la celebre console di videogiochi che deve il suo successo all’interattività e alla simulazione “da soggiorno” di giochi e sport che si praticano all’aria aperta. Un debutto entusiasmante. «Ci siamo divertite un mondo», dice Carla Lunelli.

«Lo abbiamo messo anche sul nostro blog. Lei non può scriverci ma leggere quello che scriviamo noi», precisa. Hanno le idee piuttosto chiare e un piglio da web editor queste signore che, tra un corso di cucito e una conferenza, si cimentano ormai da anni in lezioni di informatica e ora, grazie ai ragazzi di Summerjobs, anche nell’utilizzo di tablet e smartphone. Certo, la Wii è una novità assoluta nel sempre ricco programma del centro diurno: il battesimo del “controller” a infrarossi è stato con il bowling, ma martedì prossimo toccherà al tennis, poi al golf e al tiro con l’arco. «All’inizio pensavamo di dover venire con le scarpette», confessa Carla. Agnese Morrone, invece, è andata a documentarsi da un’esperta. «Mia nipote di 9 anni», dice. «Sveglissima! È lei che mi insegna a navigare con il computerino. La Wii? Sono stata due giorni con il mal di braccia».

Fa una smorfia Gabriella Rigo: «Quel giorno ero di turno accoglienza e mi hanno fatto fare solo due giri. Bisognava prenotarsi... Però è bellissimo», esclama mimando il braccio che si allunga e la mano che si apre per lanciare la boccia. Il tempo, finalmente, sembra che stia volgendo al bello. Il che significa sole, ma anche caldo e umidità. Uno dei peggiori nemici degli anziani. Chi la Wii la conosce sa che giocarci mezz’ora a tennis può essere più duro di fare una partita a Wimbledon contro Djokovic. Ma le anziane signore non hanno paura. «Qui abbiamo l’aria condizionata e quando c’è quella si può fare tutto», sorride Carla Lunelli. «Peccato soltanto che non abbiano la terra rossa...». Battute a parte (non quelle di Djokovic), il centro anziani è ben attrezzato per l’emergenza caldo”. «All’entrata ci sono i bicchieri a disposizione. Chi non vuole spendere alle macchinette, va a prendere l’acqua del sindaco, che è anche più buona», aggiunge la signora. Pina Ballette annuisce: «Deve essere anche benedetta, visto che sgorga in piazza Duomo».

Lei con il caldo si sente a casa: «Sono abituata, vengo dalla Sardegna - dice - anche se sono qui da 60 anni giusti». Il centro è un’oasi nella Trento estiva. «Molti sono andati in ferie in giugno, ma adesso stanno ritornando: la media è di 95 persone al giorno», spiega Francesca Chini, educatrice di Kaleidoscopio, la coop sociale che gestisce il servizio. «In estate siamo aperti tutti i giorni, anche la domenica e i festivi, quando gli anziani si sentono più soli. C’è anche la possibilità di pranzare in alcuni locali convenzionati a prezzi di favore». Quanto al caldo, il coordinatore Paolo Facinelli rassicura: «Oltre all’aria condizionata e ai distributori automatici, abbiamo un locale di servizio con magazzino di bibite e acqua. I liquidi non mancano, in caso di necessità». Staremo a vedere se davvero verrà il caldo tropicale. «C’è stato un periodo in cui il condizionatore non funzionava, ma ora è tutto a posto», dice Miriam Nardelli, all’accoglienza. Carla Lunelli conferma: «Per due sabati hanno annullato il ballo». Lei e le amiche, previdenti, appoggiano le carte e sfoderano dalla borsa una bottiglietta di minerale ciascuna. In attesa di risfidarsi alla Wii.













Scuola & Ricerca

In primo piano