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Non paga il biglietto, autista blocca il bus

E’ successo sulla linea 3. A bordo 50 persone che, esasperate, invitavano l’utente a rispettare le regole



TRENTO. Cinquanta passeggeri bloccati sulla linea 3 per 26 minuti, alla fermata di San Bartolomeo a Trento. E’ successo nel pomeriggio di ieri. Un utente mostra un abbonamento impossibile da controllare e così l’autista del bus ferma la corsa. «Lo prevede l’ordine di servizio ed è anche un segno di rispetto verso chi ha pagato il biglietto». In un tempo infinito per chi viaggia tra le coincidenze dei bus della città, di fronte alla scena, i passeggeri incitano lo sprovveduto utente: «Paga il biglietto come fanno tutti quanti».

Sono le 15.43 quando il 3 ( linea Villazzano Cortesano) si ferma a San Bartolomeo. Sale una donna dell’ Ecuador, mostra una foto sul cellulare dicendo: «Ho l’abbonamento». L’autista appunta che il titolo non è adatto così esibito. In ogni caso lui non ha possibilità di verifica, non essendo quello il suo ruolo. Così invita la donna a pagare il biglietto. «Prego, sono due euro». Ma la donna si oppone: è il suo abbonamento, può salire. L’autista verifica presso la centrale di controllo. «Rispetto l’ordine di servizio - racconta - Non posso procedere. Fermo la corsa». La signora non sente ragioni, riferisce l’autista di Trentino Trasporti che chiede l’anonimato.

Lei vuole viaggiare, il bus resta fermo. «Una questione di correttezza verso gli altri passeggeri. Nel frattempo chiamo i controllori». Intanto il tempo passa. Sulla corsa ci sono anche viaggiatori che devono coprire il proprio turno di lavoro, il turno della notte. E’ tardi, molto tardi. Mentre l’autista e la signora ingaggiano una battaglia di principio, i 50 passeggeri dell’autobus prendono la parola. Ora sono loro a chiedere alla donna, in un crescendo di cortesia che fatica a restare in equilibrio sul filo della pazienza, di saldare il dovuto.

«Signora, ma paghi questo biglietto così partiamo». Niente. Arrivano i controllori e pure la municipale. La signora non è in regola, punto. Con la stessa modalità, foto sul cellulare, esibirà poi anche i propri documenti di identità. Passa l’8, passa il secondo 3. I passeggeri in massa scendono al volo e cambiano corsa. «Trentino Trasporti da ragione all’autista - dice Andrea Moscon della Fit Cisl dopo la verifica -. La signora è nota. Resta l’amarezza per episodi che, come questo, sono sempre più frequenti. Il mancato rispetto delle regole è un problema serio». (f.q)













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