«Non fate il forno crematorio a Valar»

Decisa presa di posizione dei residenti di Assizzi, Masetti e Zava contro la proposta del sindaco di Vignola Falesina


di Roberto Gerola


PERGINE. Stupefatti e preoccupati gli abitanti di Assizzi, Mesetti e Zava, per la proposta del sindaco di Vignola Falesina, Matteo Anderle, di realizzare un forno crematorio tra i boschi di Valar, lungo la strada che attraversa l’omonima valletta.

«Preoccupati, ma anche spaventati per le conseguenze», dice Andrea Forrer, il giovane fiduciario della zona che è in questi giorni è stato tempestato di telefonate. «Tanto che mi sono recato dal sindaco di Pergine, per avere delucidazioni e soprattutto risposte. E soprattutto pubbliche».

La proposta del sindaco Matteo Anderle era stata formulata in sede di conferenza dei sindaci alla Comunità di valle. Ce lo spiega il sindaco Silvano Corradi: «Devo dire che il presidente della Comunità, Mauro Dallapiccola, aveva subito preso le distanze dalla proposta. Altri sindaci, me compreso, avevano suggerito di contattare gli organi provinciali, prima di rendere noto il progetto. La struttura sarà realizzata a Trento con finanziamento provinciale al 100 % già deciso dalla provincia sul Fondo unico territoriale, in quanto opera primaria. Inoltre, per poter costruire la struttura è necessario che vicino ci sia un cimitero». È ben vero che l’impianto sorgerebbe sul territorio di Vignola Falesina, ma è a pochi metri dal confine con Pergine, mancano le strade (da adeguare al traffico), sarebbe necessario uno sbancamento di centinaia di metri quadrati di boschi e la valletta di Valar sarebbe irrimediabilmente perduta. Oltre appunto a dover costruire un cimitero. «Tutto questo, aggiunto a possibili fumi, ci preoccupa moltissimo - ribadisce Andrea Forrer - tanto che le segnalazioni sono state numerosissime. L’ambiente seriamente compromesso, il bosco distrutto, le strade allargate e asfaltate e il traffico conseguente sarebbero conseguenze disastrose. Non si vede la necessità ma nemmeno l’opportunità di costruire una simile struttura proprio in quella valletta. Da qui l’incontro col sindaco di stamattina (ieri mattina per chi legge)».

Da qui anche le assicurazioni da parte del sindaco Corradi: «Si tratta di un’operazione ormai conclusa dal punto di vista amministrativo, visto che c’è anche una delibera del consiglio comunale di Trento, oltre al provvedimento finanziario della Provincia». La proposta di costruire l’impianto nella zona di Valar pare quindi tramontata al pari di quella di Amnu spa di realizzarlo al Ciré.

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