Nogaredo rinuncia al nido: «Con la crisi, non si può»

La vendita dell’ex municipio non sarebbe bastata a coprire le spese ed è inutile sperare nei fondi provinciali. Meglio il «centro freeway» affidato ai privati



NOGAREDO. «È stata abbandonata l'ipotesi di vendere l'ex municipio e di realizzare un grande polo scolastico e sociale a servizio delle famiglie (con asilo nido, scuola materna e scuola primaria), prevedendo l'asilo nido al posto delle elementari?»: a chiederlo è Erminia Parisi, consigliere comunale di "Lista civica per Nogaredo", che ritiene non convincente e nemmeno economicamente favorevole la soluzione attualmente individuata dall'amministrazione, ossia l'apertura di un "centro Freeway" al piano terra di un edificio (l'ex municipio, appunto) ritenuto datato e da ristrutturare. Parisi (assessore all'istruzione fino a giugno, prima di essere "licenziata"), oltre a proporre l'alternativa di sopperire al calo dei posti disponibili presso l'asilo nido della vicina Isera incentivando il servizio di Tagesmutter (creando al contempo opportunità lavorative a Nogaredo), mette pure in dubbio la bontà dell'affidamento della gestione del centro alla fondazione Opera Famiglia Moderna e contesta la decisione di spendere 50mila euro per risistemare e arredare gli spazi utilizzati anziché adoperarli per un'opera definitiva a favore della comunità.

L'assessore Elisabetta Manica risponde a nome della giunta Marzadro: «La costruzione di un polo scolastico con inserito un nido - spiega - per Nogaredo non è realizzabile in quanto non finanziabile dalla Pat, considerati i continui tagli economici e i numerosi edifici adibiti ai servizi alla prima infanzia in Destra Adige. L'amministrazione, poi, non vuole vendere l'ex municipio, che fra l'altro ha poco valore commerciale, ma rivalutarlo anche al fine di non sperperare il patrimonio comunale». L'assessore ritiene poi che quella del centro Freeway (12 ore al giorno, compresi festivi, orario personalizzato, pagamenti proporzionali, utenza fino ai 6 anni nei mesi estivi, con presenza da gennaio di 10 bambini dai 0 ai 3 anni di cui 8 di Nogaredo) sia una soluzione sia "domestica" che qualificata, che la fondazione Opera Famiglia Moderna (incaricata per quattro anni in via sperimentale senza bisogno di bando) risponda ai requisiti richiesti e che il servizio ricopra un'importanza fondamentale per la comunità, tale da ripagare dei 50mila euro investiti per rendere fruibili i locali. (m.cass.)













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