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Nella super tower di Manhattan il trentino Pallaoro

Alessandro ha le redini economiche di un mega progetto È fratello del regista Andrea e figlio dell’architetto Angelo



TRENTO. A Manhattan i bene informati dicono che questo giovane trentino con l’aspetto di un attore si stia prendendo cura di capitali che farebbero tremare i polsi ad una banca. Lui Alessandro Pallaoro, 33 anni, già gestore di fondi immobiliari per la Deutsche Bank, è a New York dal 2012 per un’azienda italiana, la Bizzi & Partners Development.

La società, di cui Alessandro è vice direttore esecutivo presso la sede della Grande Mela, è ora alle prese con un mega progetto che ha sino ad oggi raccolto centinaia di milioni di dollari. Quale? La costruzione di un’avveniristica super torre che avrà 88 piani e che, al numero 125 di Greenwich Street, promette di diventare una delle costruzioni più avveniristiche del già straordinario skyline di New York.

Ma se Alessandro Pallaoro ha di suo una posizione invidiabile, anche per la giovane età, è anche singolare notare come sia il fratello più piccolo, di due anni, del regista emergente del cinema italiano. Quell’Andrea Pallaoro prossimo al debutto in concorso per il Leone d’Oro alla mostra del cinema di Venezia, con il film Hannah, interpretato da Charlotte Rampling.

Ma non solo. I due fratelli sono figli dell’architetto ed immobiliarista Angelo Pallaoro che, tra le ultime attività, ha nel suo carnet la riqualificazione di quell’area di via Brennero che ospita il Burger King, il Bistrot Cento11 e che prevede l’arrivo di un mega sushi bar e del colosso del supermarket discount, Aldi: «Gli amici mi chiedono, scherzosamente, quale sia il segreto di famiglia.... in effetti i giornali ultimamente parlano molto dei miei figli. Che sia genetica?» ride papà Pallaoro.

Alessandro in questi giorni è tornato in Italia per seguire l’avventura veneziana del fratello regista: domani sarà con lui per l’inaugurazione della Mostra, mentre la proiezione del film è in cartellone per l’otto di settembre.

La Bizzi ha investito molto, in tutti i sensi sul progetto della mega torre, ma l’azienda non è alla prima esperienza sul suolo Usa, ha già operato in diversi contesti tra cui la ristrutturazione di un condominio storico come il Leonard, a Tribeca.

Alessandro Pallaoro è stato incaricato di seguire, sin dall’inizio, da vicino la nascita della mega torre il cui disegno è stato affidato all’architetto Rafael Vinoly, uruguayano, che ha già nel suo carnet alcune delle più imponenti torri di Manhattan. Si calcola che la torre possa generare profitti per oltre un miliardo di dollari di vendite ed è in una zona non distante dal Memorial dell’11 settembre.

(g.t.)













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