trento

Nel menù ecco le mezze porzioni

Moki è un locale-bomboniera con una filosofia particolare: a pranzo si mangia gourmet anche a 5 euro


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Nella rutilante offerta dei piatti precotti e delle insalatone fantasia dei bar del centro si segnala un locale che ha scelto un upgrade tanto interessante quanto coraggioso: quello di diventare ristorante, con un menù che cambia (udite, udite) ogni giorno. E con attenzione anche alle esigenze dietetico-economiche della clientela. Come? Offrendo in tavola, limitatamente al servizio del mezzogiorno, anche delle mezze porzioni, con tanto di chef in cucina e con la supervisione di un collega stellato. Piatti da 10-13 euro che, se presi come mezza porzione, costano la metà.

Il locale si chiama Moki, è in via Malpaga, proprio dietro via Oriola, ed un’idea di una giovane coppia che si è approcciata in modo diverso alla ristorazione per il semplice fatto di essersi formata in mondi affatto diversi. «Io vengo dai beni culturali, mio marito, Salvatore Di Dio, opera nel ramo immobiliare» spiega Vera Boni, volto e anima del Moki. «Abbiamo deciso di utilizzare questo spazio in centro che apparteneva già a mio marito e per entrare nel mondo della ristorazione ci siamo affidati a Walter Miori, chef trentino tra i primissimi ad avere avuto la stella Michelin cucita sulla giacca. La sua esperienza ci è servita per mettere in pratica le molte idee che, da neofiti del settore, avremmo fatto molta più fatica a realizzare. Abbiamo viaggiato, visto, unito idee e sensazioni diverse che ora sperimentiamo: idee che Walter ci traduce in cucina e che la nostra bravissima chef, Francesca Berlanda, realizza ogni giorno. Tra l’altro anche Francesca ha viaggiato molto, si è laureata in mediazione linguistica ed ha deciso di seguire la propria passione, quella della cucina».

Insomma una squadra eterogenea che ha dato vita, e viste le premesse non è una sorpresa, ad una proposta, specie di questi tempi, piuttosto fuori dagli schemi: «Locale che apre al mattino, alle 8, come caffetteria. Tutti i dolci, escluse le brioche, sono di nostra produzione. Le torte, i loaf (pane in cassetta), le marmellate, eccetera. Proponiamo pane, burro marmellata con le confettura fatte in casa, pane e nutella. Inizieremo presto con gli smoothies, centrifughe a base di frutta e verdura. Interessante la nostra proposta del sabato, un’idea rilassante che sta piacendo molto: quella del brunch con la cucina, dalle 12 alle 14, dedicata esclusivamente a questo genere di idea ed in estate servito all’aperto, nella piazzetta Al Sas. Il sabato non c’è il solito, tra virgolette, menù». Virgolette grandi come una casa visto e considerato che il menù al Moki cambia ogni giorno. Giusto, Vera? «E’ così. Abbiamo scelto di proporre massimo cinque-sei piatti, e di avere delle proposte diverse ogni giorno, attenendoci il più possibile ad un’ispirazione locale. Un esempio? La filosofia è quella delle piccole-grandi idee dal Trentino». Piatti ad una rapporto qualità-prezzo molto friendly, ieri eravamo sui 10-13 euro, che diventano competitivi con un panino nella proposta del mezzodì: «Non si vuole esagerare nella quantità, si vuole stare attenti alla spesa? Al Moki a pranzo offriamo la possibilità di ordinare le mezze porzioni».













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