Mozzarelle blu, la Procura di Trento"Le analisi escludono la tossicità"

E' emerso che ''nell'acqua di refrigerazione delle mozzarelle c'è un batterio del genere Pseudomonas, normalmente presente in natura''



TRENTO. Le analisi sui campioni di mozzarelle blu forniti dal Trentino ''escludono la tossicità, anche se non sono certamente commestibili, perché nessuno le mangerebbe, visto il colore che assumono''.

E' così che il procuratore capo di Trento, Stefano Dragone, ha fatto il punto sulle mozzarelle che assumono un colore bluastro dopo l'apertura della confezione.

E' emerso che ''nell'acqua di refrigerazione delle mozzarelle c'è un batterio del genere Pseudomonas, normalmente presente in natura'', anche se la ditta produttrice, ''la tedesca Jaeger, ha assicurato - ha spiegato il procuratore - di avere usato tutte le cautele per evitarne la presenza''.

Mentre il procuratore attende la denuncia di reato, ''s'ipotizza la violazione dell'art. 5 del 1962 sulla legge sugli alimenti'' ha precisato, aspetta anche di acquisire maggiori dettagli sui risultati delle analisi e i passaggi delle mozzarelle dalla produzione e confezionamento, fino a giungere al consumatore.

Dalla ditta, in Baviera, nella città di Haag, gli importatori ''Eurospin e Lidl a quanto risulta ci risulta ad oggi - ha riferito Dragone - le distribuivano da Verona nelle varie città. Trasferiremo dunque gli atti appena compilati alla Procura di Verona, che valuterà le eventuali responsabilita'''.

''Certo è - ha concluso Dragone - che non ci sono responsabilità dei dettaglianti, dal momento che la legge esclude la punibilità di chi vende confezioni ricevute già chiuse''.













Scuola & Ricerca

In primo piano