Mozzarella blu in Trentino: sospesala produzione al caseificio Fiavè

Primo caso di 'mozzarella blu' prodotta in Trentino. Dopo una serie di segnalazioni dal mercato, il caseificio di Fiavè Pinzolo Rovereto ha interrotto la produzione e ritirato tutte le confezioni dagli scaffali. Ieri la protesta degli allevatori della Coldiretti al Brennero



TRENTO.  Primo caso di 'mozzarella blu' prodotta in Trentino. Dopo una serie di segnalazioni, il caseificio di Fiavè Pinzolo Rovereto ha interrotto la produzione e ritirato tutte le confezioni dagli scaffali.

La prima segnalazione è arrivata ai vertici del caseificio venerdì scorso, e immediatamente il direttore del caseificio Sergio Paoli ha disposto in via preventiva l'interruzione della produzione e il ritiro dagli scaffali di tutto il prodotto con conseguente smaltimento.

''Il problema - sottolinea il direttore del caseificio - non riguarda il latte come materia prima né la mozzarella o qualsiasi tipo di formaggio in quanto tale, bensì il sistema di confezionamento. Il microrganismo infatti si deposita nel 'liquido di governo', come è chiamata l'acqua dentro cui viene conservata la mozzarella. Come per ogni batterio, la sua diffusione è stata favorita anche dal clima caldo di questi giorni''.

Accertamento sono stati intanto avviati dai carabinieri del Nas di Trento.

"Il caseificio Fiavé - informa il direttore Paoli - da venerdì scorso sta lavorando per realizzare quelle modifiche strutturali urgenti alla linea di produzione per garantire il 100% di salubrità''.

''Dispiace - ha proseguito Paoli - che il caso della mozzarella blu abbia colpito il caseificio proprio nel momento in cui è massima l'attenzione sulla qualità e l'igiene, con migliaia di analisi che ci danno ragione''.

Lo stabilimento di Fiavè lavora 500-600 quintali al giorno di latte conferito dai propri soci, e la mozzarella rappresenta una parte importante del fatturato, vicina al 25%.













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