Mozzarella blu anche in TrentinoInchiesta partita dalla Rotaliana

La confezione aperta da una signora che abita nella piana Rotaliana diventava blu. La donna ha chiamato i carabinieri del Nas, il nucleo antisofisticazioni. Era il 9 giugno. Ieri l’allarme è scattato a livello nazionale con 70 mila confezioni di mozzarella della stessa marca sequestrate e un’inchiesta aperta dal sostituto procuratore torinese, Raffaele Guariniello



TRENTO. Quando ha aperto la confezione, quasi non credeva ai suoi occhi. La mozzarella di cui aveva appena addentato un boccone stava diventando lentamente ma inesorabilmente blu, blu come i Puffi dell’omonimo cartone animato. Spaventata la signora, che abita nella piana Rotaliana, ha chiamato i carabinieri del Nas, il nucleo antisofisticazioni. Era il 9 giugno. Ieri l’allarme è scattato a livello nazionale con 70 mila confezioni di mozzarella della stessa marca sequestrate e un’inchiesta aperta dal sostituto procuratore torinese, Raffaele Guariniello.
A causare la colorazione, in base a quanto rilevato dalle prime analisi dell’istituto zooprofilattico delle Venezie di Legnaro, sarebbe un batterio forse capitato accidentalmente nel formaggio al termine della fase di lavorazione che avviene in Germania. Un batterio che reagirebbe con l’ossigeno provocando la colorazione bluastra. Se lo si taglia, però, all’interno il latticino è bianco, come tutti gli altri. Un batterio, che, però, non avrebbe effetti sulla sua commestibilità. Quindi, in base alle prime informazioni, se qualcuno ne avesse mangiato un pezzetto, non dovrebbe aver conseguenze.
A commercializzare in Italia questa mozzarella è l’Eurospin, azienda che si occupa di grande distribuzione in Italia e in Slovenia con 21 punti vendita in Trentino, come trentino è anche il legale rappresentante dell’azienda. Loro hanno saputo del problema venerdì e immediatamente hanno inviato una circolare a tutti i punti vendita con l’ordine di ritirare la mozzarella. Come spiega Ilaria Zardi, responsabile della qualità della ditta che ha sede nel veronese, a San Martino Buon Albergo: «Venerdì, quando abbiamo avuto la segnalazione da parte dei Nas, abbiamo immediatamente fatto ritirare da tutti i nostri punti vendita la mozzarella in questione. Non so dirle di quanti pezzi si tratti, so che i Nas ne hanno sequestrati circa 70 mila». In base ad una prima verifica, il problema sarebbe a monte, alla ditta produttrice delle mozzarelle che, come detto, ha sede in Germania. Fino a questo momento le mozzarelle blu scoperte sono sue: quella di Trento e poi un’altra a Torino. Quindi grazie al sistema di allerta rapida si sono mossi tutti i Nas a livello nazionale per far bloccare negli hub quella partita di mozzarella. Guariniello dal canto suo pensa ad una rogatoria internazionale per individuare i responsabili dell’azienda tedesca e iscriverli nel registro degli indagati. Il reato ipotizzato - per ora a carico di ignoti - è la violazione dell’articolo 5 della legge del 1962 sugli alimenti.
La procura di Torino si sta già occupando della questione su un fronte molto ampio. «Le insidie - ha spiegato Guariniello - arrivano da tutte le parti e dobbiamo fare in modo che i prodotti siano sicuri. Anche a tutela dei marchi italiani. Per questo - aggiunge senza scendere nei dettagli - ci stiamo avvalendo dell’aiuto di varie forze di polizia che negli ultimi tempi hanno dimostrato una grandissima professionalità».

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