trento

Mostra dell'agricoltura, gli animali conquistano i piccoli

Folla alla mostra mercato (10.500 biglietti): oggi si replica. E in centro le bancarelle per San Giuseppe


di Claudio Libera


TRENTO. Nata nell’immediato dopoguerra, come «mostra mercato degli animali da cortile» e divenuta cogli anni una delle più importanti rassegne a livello nazionale, ha preso ufficialmente il via ieri la 70a edizione della «mostra mercato dell'agricoltura», la due giorni della vera festa di primavera dei trentini.

E nella splendida giornata di sole, sin dalle 8, gente in coda agli ingressi, sia da via Briamasco che da via Giusti, con la folla di bambini alla scoperta degli animali, nella fattoria allestita sotto la tensostruttura; le macchine per l’agricoltura, invece, con le bancarelle della gastronomia, sul lato ovest a fianco dei binari della ferrovia.

Folla (10.500 i biglietti venduti), si diceva, in ogni sua espressione, nei piazzali e nei padiglioni ma pure «in marcia» verso il Muse, sul quale la mostra mercato «ha messo le mani», grazie alla pacifica invasione ed occupazione dei suoi orti.

Ed affollato anche il parterre di politici e rappresentanti istituzionali, con gli assessori Stanchina e Dallapiccola che hanno ribadito «il concetto di appartenenza di Trento Fiere alla città», con la promessa che, «nonostante le notizie poco rassicuranti, il capoluogo continuerà ad avere la sua struttura espositiva».

«La città la merita e la nostra presenza – ha detto Stanchina - è garanzia della sopravvivenza del quartiere espositivo che, grazie alle sue potenzialità, è una risorsa soprattutto per i giovani». Gianni Bort, presidente di Confesercenti ha parlato di «necessità di Trento Fiere non solo per l’economia ma pure per la società trentina». Come ha ribadito l’assessore Dallapiccola, che ha invitato ad avere «ottimismo, perché la soluzione alla fame di spazio per questa opportunità d’incontro si deve trovare».

Nonostante la decisione del Consiglio regionale di dismettere il 16,22% delle quote di Trento Fiere. Perché, è stato detto, «il Trentino ha 5 milioni di ospiti che ci vengono a trovare ogni anno e Trento deve avere un occhio di riguardo per questa realtà che crea il benessere anche in luoghi di montagna. Con agricoltura e zootecnia componenti essenziali».

Sono ben 165 gli espositori esterni e nel padiglione al pianterreno, con un aumento di 15 rispetto alla passata edizione; 50 quelli regionali al piano seminterrato con l'edizione 2016 di Domo, fiera dedicata all'edilizia, risparmio energetico e nuove tecnologie. 

Ed oggi ha luogo la tradizionale fiera di San Giuseppe; l’evento, che prevede come ogni anno un consistente afflusso di persone, dalle 7 e fino alle 19, snodandosi lungo le vie del centro cittadino con l’occupazione di oltre seicento bancarelle e spazi per le associazioni di volontariato. La polizia locale assicurerà i necessari servizi di viabilità e controllo dell'area di mercato, impiegando in totale una settantina di agenti. Nell'occasione sarà predisposto anche un servizio di prevenzione con personale in abiti civili. In occasione della fiera, sono aperti alcuni parcheggi supplementari, gestiti da scuole, gruppi o associazioni di volontariato.













Scuola & Ricerca

In primo piano