Mostra dei Vignaioli 1.000 visitatori alla degustazione soft

Euforia tra gli organizzatori e strappo con l’evento al Sociale. Dellai: «Il settore proceda compatto nelle sfide del mercato»


di Carlo Bridi


TRENTO. L’aria che si respirava ieri sera nel palazzetto di Trento Fiere era di grande soddisfazione sia per i produttori che per i visitatori, si è certamente realizzato quell’incontro tanto importante per far capire il vino e le sue storie. Oltre mille gli estimatori che hanno pagato i dieci euro per bicchiere e assaggi dei 250 vini in esposizione da parte dei cinquanta vignaioli, 12 dei quali provenienti da fuori provincia nell’ambito della collaborazione nata all’interno della Fivi, la federazione dei vignaioli indipendenti.

Fra di loro anche il presidente nazionale, un artigiano del vino come preferisce chiamarsi Costantino Charrere della Valle d’Aosta che afferma : «Siamo qui per creare una rete di collaborazione fra tutti gli artigiani del vino d’Italia, e l’impressione di questa prima in Trentino è formidabile, dopo Piacenza dove è nata l’idea di questa mostra mercato, siamo qui a rappresentare una rete di oltre 600 soci». Un’associazione, la Fivi, ricorda il past president dei vignaioli trentini Roberto Zeni,della quale io sono uno dei soci fondatori.

Ma come dicevamo è lo spirito che alleggiava in questi giorni fra gli stand che è finalmente di sana collaborazione. della quale si sono accorti anche i consumatori entusiasti. Certo, anche il fatto che una larga minoranza abbia deciso di non partecipare alla mostra dei vini del Trentino organizzata da Trentino Marketing, in quanto soddisfatti dell’esito della loro mostra che tutti auspicano venga ripetuta, viene fatta passare sotto traccia.

Per Nicola Balter che ha voluta la mostra mercato in questo luogo un grande risultato «è stato un successone - afferma - l’affluenza ottima, il clima collaborativo eccellente, anche fra vignaioli e ristoratori d’eccellenza che ci hanno onorato della loro presenza gratuita. Una manifestazione -rileva - che abbiamo organizzato da soli senza nessun supporto dell’ente pubblico. Ci ha fatto grande piacere la presenza di moltissimi giovani curiosi e interessati, e molta gente che è arrivata da fuori provincia. Certo - sottoliena - è stata la voglia di gettare dietro le incomprensioni del passato che ha fatto la differenza. Con questo spirito chi vuole partecipare alla Mostra dei Vini del Trentino è libero di farlo, senza nessuna polemica». Sicuramente al successo ha contribuito anche l’allocazione scelta, affermano all’unisono i vignaioli, ma anche i visitatori, qui è possibile dialogare tranquillamente con il nostro interlocutore senza disturbare il vicino, c’è una luminosità ideale per il vino aggiungono Stefano Pisoni e Mario Pojer più che mai indaffarato a fare gli onori di casa a tanti ospiti. Il confronto con gli ammassamenti del Tetro Sociale è evidente, ma nessuno vuole attivare polemiche.

Il ritratto più bello di questa viticoltura famigliare è quello proposto da Carmelo Grigoletti nota firma del settore presente al suo stand di ottimi vini con la moglie e due bellissimi bambini. Ottimo l’abbinamento con i grandi chef che hanno proposto un risotto affumicato e condito con olio del Garda Trentingrana e olio di mugo, una vera delizia, cosi pure il gelato affogato nel Teroldego, i formaggi di montagna proposti dal Caseificio Turnario della Valle di Sole.

Presente all’appuntamento anche il presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, che ha così commentato: «ll comparto vitivinicolo trentino sappia affrontare con compattezza e competitività le sfide del mercato».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano