la tragedia

Morta l’anziana investita sulle strisce

Rita Zanol, 86 anni, originaria di Segonzano, non ce l’ha fatta. Ha perso la vita dopo l’ incidente di mercoledì a Salorno


di Paolo Tagliente


SALORNO. Rita Zanol non ce l’ha fatta. L’ottantaseienne di Salorno investita nella mattinata di mercoledì, s’è spenta nella notte all’ospedale San Maurizio di Bolzano, dov’era stata subito trasferita con l’elicottero. Le condizioni dell’anziana, che erano parse subito molto serie ma non tanto da metterne in pericolo la vita, si sono aggravate e ogni tentativo dei medici bolzanini di salvare la pensionata s’è rivelato inutile.

Il tragico investimento è avvenuto attorno alle 11.50 di mercoledì, in via Nazionale - così si chiama il tratto di statale 12 che passa nell’abitato - sull’attraversamento pedonale davanti alla farmacia, al civico 14. La dinamica dell’incidente, ricostruita dal carabinieri della vicina stazione di Salorno, è chiara anche se resta da capire come sia possibile che l’uomo alla guida della Fiat Panda investitrice - un sessantacinquenne di Nova Ponente - non si sia accorto dell’anziana sulla carreggiata.

In quel punto, infatti, per rendere più sicuro l’attraversamento dei pedoni, oltre alle strisce, è stata realizzata anche un’isola salvagente. Quando l’utilitaria l’ha colpita, Rita, che si stava recando proprio alla farmacia, era già a metà della carreggiata. La Panda, che viaggiava a velocità tutt’altro che sostenuta ed era diretta verso sud, l’ha urtata facendola cadere a poco più di un paio di metri di distanza.

La povera donna è rovinata sull’asfalto, sbattendo con violenza la testa e riportando una lunga serie di traumi. Immediati i soccorsi - il primo a intervenire è stato proprio il guidatore dell’utilitaria - e poi, dopo l’intervento anche dei volontari della Croce Bianca della Bassa Atesina, il trasporto d’urgenza con il Pelikan 1 al nosocomio del capoluogo, dove Rita era stata accolta nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni sembravano sì serie, ma i medici sembravano fiduciosi sulla possibilità che la donna potesse farcela. Invece, un repentino peggioramento delle sue condizioni ha vanificato tutti gli sforzi per salvarla compiuti dai sanitari. Rita Zanon, che avrebbe compiuto 87 anni il prossimo mese era originaria di Segonzano e si era trasferitanel centro della Bassa Atesina nel 2014, dopo una vita intera a Milano.

Abitava in un appartamento della palazzina che al piano terra ospita il pub Naomi, a poche decine di metri dal luogo della tragedia. In molti, in paese, la ricordano impegnata nei suoi acquisti quotidiani, cui non rinunciava nonostante i problemi di salute la costringessero a muoversi con la macchina dell’ossigeno. Mercoledì mattina si stava recando proprio alla farmacia che si trova di fronte alle strisce pedonali.

«Quel tratto di statale – commenta il sindaco di Salorno, Roland Lazzeri, molto scosso dalla tragedia – è pericoloso, anche con le strisce pedonali. Per questo, di comune accordo con gli uffici della Provincia, abbiamo da tempo provveduto ad “allungare” il limite dei 50 orari e prossimamente collocheremo degli speed box. Più avanti, inoltre, realizzeremo due rotatorie, una a monte e una a valle di quel tratto, così da rallentare i veicoli. La soluzione migliore, però, sarebbe quella di realizzare una circonvallazione, a cui si sta pensando da molto».













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