Molesta dodicenne, condannato a 18 mesi

L’uomo si era introdotto nella casa dove la ragazzina era da sola. Aveva anche cercato di baciarla



TRENTO. Aveva molestato sessualmente una ragazzina di 12 anni dopo essersi introdotto nella casa dove lei si trovava da sola ed è stato condannato ad un anno e sei mesi. Lui è Abdelmoula Tahiri, marocchino di 33 anni. L’episodio è del dicembre scorso ed è una storia terribile che segnerà i ricordi della giovanissima.

L'uomo era una persona conosciuta in quella zona, perché solitamente passava di abitazione in abitazione per chiedere l’elemosina. E a fargli la carità c’erano anche i genitori della ragazzina. Quando, quel giorno di metà dicembre ha suonato alla porta, però, in casa c’era solo la dodicenne che ha subito aperto pensando che si trattasse del fratello. Quando si è trovata davanti il trentenne, gli ha detto senza indugiare al giovane di essere sola e di andarsene visto che i genitori non erano in casa.

L'uomo approfittando dell’assenza degli adulti, si è però introdotto in casa con la forza. Ha spintonato la bambina all’interno e una volta entrato, ha iniziato a molestarla nelle parti intime, a palpeggiarla. Prima aveva anche bevuto un bicchiere di grappa servendosi da solo come se quella fosse casa sua

La ragazzina allora ha cercato di divincolarsi, iniziando a gridare per chiedere aiuto.

A quel punto, il giovane, temendo che potesse arrivare qualcuno ad aiutare la ragazzina e temendo di essere scoperto, ha infilato la porta per andarsene. Ma prima di uscire, ha dapprima baciato la bambina sulle guance e poi ha tentato, senza riuscirci, di raggiungerla sulle labbra. Appena il marocchino se n'è andato, la ragazzina ha chiamato i genitori che hanno a loro volta immediatamente allertato i soccorsi. La pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile di Trento, giunta in pochissimi minuti sul posto, aveva iniziato le attività di ricerca nella zona, ed era riuscita ad individuare e fermare l’autore della violenza. Il marocchino è stato accompagnato alla caserma di via Barbacovi e quindi in carcere. Per lui l’accusa era quella di violenza sessuale e violazione di domicilio e con questo pesante fardello si è presentato giovedì davanti ai giudici. E per lui è arrivata una sentenza di condanna a 18 mesi.













Scuola & Ricerca

In primo piano