DILLO AL TRENTINO

“Mio figlio a casa in quarantena da 3 giorni ma il certificato di isolamento ancora non c’è”

La precarietà a scuola. La segnalazione di una mamma: “Dall’asilo mezz’ora di tempo per andare a prendere i bambini. Servono regole uguali per tutte le scuole”. Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it oppure mandateci un messaggio in direct sulla nostra pagina Facebook

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TRENTO. E’ la precarietà con cui fanno i conti tutti i genitori da settimane, dai nidi fino alle superiori: classi che chiudono all’improvviso per casi di positività al Covid, figli che si ritrovano improvvisamente di nuovo a casa, in Dad, o senza Dad se si tratta di piccoli al nido o alla materna. E mamme e papà inevitabilmente alle prese con il lavoro e la gestione dei bambini, che se va bene sono sani, ma devono iniziare la quarantena. 

Le regole per la scuola in presenza in Trentino sono cambiate nuovamente con un’ordinanza del governatore Maurizio Fugatti: alle scuole superiori la classe va in quarantena con il quarto caso positivo, mentre resta il requisito dei due casi in asili, elementari e medie. La quarantena di classe scende invece da 14 a 10 giorni.

Nei giorni scorsi una mamma ha scritto al Trentino: «I miei figli alla materna e alla elementare hanno compagni e insegnanti positivi ma nessuno ci ha ancora detto nulla, le classi non chiudono perché non arriva la comunicazione ufficiale”. 

 

Oggi ci scrive un’altra mamma: “Buongiorno, scrivo in risposta a quella lettera della mamma arrabbiata perché non le chiudono la classe mettendola in quarantena. Mio figlio è da tre giorni a casa senza che sia ancora arrivata dall’Asl il certificato di isolamento quindi è il caso proprio contrario della signora. Siccome c’erano i due casi accertati ma la Asl non manda il certificato di isolamento, in via preventiva alla scuola di infanzia di Ravina ci hanno fatto prendere i bambini. La comunicazione è arrivata alle 11 e i bambini alle 11.30 dovevano essere fuori dalla scuola quindi non garantendo nemmeno il pranzo. Possibile che dopo due anni di pandemia non siamo ancora in grado di avere delle regole da applicare a tutti e che i bambini abbiano il diritto di andare a scuola uguali almeno in tutto il Trentino?”. “Mi auguro solo – prosegue – che i giorni di isolamento che dovrebbero essere 10 non partano da quando arriva il certificato della Asl perché intanto sono tre giorni che stanno in isolamento e tre giorni di lavoro persi dai genitori. Non tutti abbiamo la possibilità di lavorare da casa o di avere qualcuno che ce li tiene che non sarebbe neanche il caso”. E conclude: “Non se ne può più di sentire tutti questi isterismi. Bastano poche regole e chiare da applicare a tutti . Non deve esserci questa discrezionalità da parte degli istituti di decidere”.

Una situazione che si ripete: da un’altra scuola, in questo caso una scuola media del capoluogo, una mamma segnala la chiamata della scuola che chiede di andare a prendere subito i figli per nuovi casi di positività. Si torna alla Dad.

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