Minaccia la parrucchiera, denunciato cliente molesto 

Finisce a processo l’insistenza di un cinquantenne nei confronti di una giovane La ragazza si era più volte rifiutata di stringere amicizia. Lui l’avrebbe minacciata



TRENTO. Una giovane parrucchiera trentina è stata minacciata da un cinquantenne di origini straniere che pare si fosse invaghito di lei. L’invito per un caffè, le telefonate al lavoro, la presenza nei luoghi frequentati. La vita della giovane non era più la stessa, da quando quell’uomo era arrivato nel negozio dove lei lavorava per farsi tagliare i capelli. La ragazza ha sporto querela.

Tutto era cominciato in un borgo trentino, dove la ventitreenne lavora come parrucchiera. Una mattina un uomo era arrivato nel salone per farsi tagliare i capelli. Aveva quindi invitato la ragazza, che non era l’artefice del taglio, a bere un caffè, ma lei aveva declinato. Il giorno dopo, l’uomo aveva telefonato in salone chiedendo della giovane. La titolare però non aveva acconsentito alla richiesta di passare la telefonata, la ragazza era impegnata. Era seguita, poche ore dopo, un’altra telefonata del cliente, che questa volta aveva parlato con la ragazza stessa, ponendole alcune domande di circostanza, così, forse per intavolare una conversazione. Pronto l’intervento della titolare che aveva quindi chiesto al signore di non chiamare più. L’uomo però non si sarebbe dato per vinto, tanto che poi la giovane se lo era ritrovato anche in un negozio nel quale abitualmente si recava. Uscita dall’esercizio, lo stesso signore le aveva quindi chiesto se per caso lei lo evitasse; la giovane aveva negato, ma per timore di quella insistenza, si era attardata in macchina. Non aveva quindi aperto il salone, come invece era solita fare a quell’ora del mattino. La titolare aveva chiesto spiegazioni, salvo poi vedere lei stessa quell’uomo tornare ancora una volta in salone e chiedere della ragazza. La donna, in quel frangente, aveva impedito all’insistente cinquantenne di entrare nel salone. All’ennesimo “niente da fare” l’uomo avrebbe detto che l’atteggiamento della titolare del salone sarebbe servito a poco, perché tanto, prima o poi, la giovane sarebbe stata sola, dopo essere uscita dal negozio. La ragazza si è sentita dunque minacciata. La chiamata ai genitori, per quella situazione che la spaventava non poco e, di conseguenza, l’interessamento dei carabinieri alla vicenda. La giovane non si sentiva tranquilla, temeva per la sua incolumità. Da qui la querela e la chiamata del cinquantenne in tribunale, dove dovrà rispondere del reato di minacce, questa l’accusa e fornire la sua versione dei fatti. (f.q.)













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