al mercato

Mendicanti in calo, colpa della crisi

Sono sempre meno i roveretani che rispondono alle loro richieste (talvolta insistenti) per avere qualche moneta


di Paolo Trentini


ROVERETO. Anche i mendicanti soffrono la crisi. Sarà il caldo intenso che scoraggia chi percorre le strade alla ricerca di monete, sarà il continuo bombardamento mediatico sul continuo arrivo di profughi, ma i roveretani in questo ultimo periodo hanno sempre meno voglia di aprire il taccuino per concedere un obolo a chi lo chiede lungo la strada. Chiedere l'elemosina non è reato, ma farlo in maniera molesta sì ed ecco che qua intervengono le forze dell'ordine. Il comandante della polizia municipale Marco D'Arcangelo rivela che gli accattoni sono meno di qualche tempo fa e allo stesso tempo rassicura anche sull'operato quotidiano degli agenti lungo le strade: «I controlli - spiega - per quanto riguarda la situazione di chi chiede l'elemosina per strada sono costanti e vengono effettuati tutti i giorni ancora di più nei giorni del mercato settimanale. Teniamo monitorata la situazione e controlliamo chi ha degli animali o sequestriamo il "ricavato" a chi viene segnalato particolarmente insistente o fastidioso. Devo però sfatare un mito in quanto in questi ultimi mesi il numero dei richiedenti denaro è diminuito. Segno che i roveretani sono sempre meno propensi a scucire le monete verso chi chiede un aiuto. Il loro numero è sensibilmente sceso ma è chiaro che, fin quando ci sarà chi darà loro dei soldi, queste figure continueranno a farsi vedere».

Un fenomeno inaspettato, visto che le lamentele circa il numero e le presenze dei questuanti non accennano a diminuire e anche sui social media, al netto delle dichiarazioni di scenari apocalittici, non sono mancate le denunce. Diversi cittadini evidenziano con post più o meno polemici come davanti all'ospedale non manchino questuanti e parcheggiatori abusivi più o meno insistenti. Una scena già vista e denunciata nel parcheggio dell'ex stazione autocorriere denunciata qualche anno fa dalla Lega Nord. Camminando in città non manca chi chiede la carità nei luoghi di assembramento come davanti ai supermercati, dove i bisognosi aiutano i clienti offrendosi di portare le borse della spesa fino all'auto o riportare il carrello al suo posto in cambio di qualche spicciolo. I mendicanti sono abbastanza numerosi in centro storico, in particolare nei giorni del mercato nelle strade coinvolte e non hanno un target ben preciso per le loro richieste. Chiedono soldi a giovani, adulti e anziani indiscriminatamente. C'è chi si siede sul marciapiede e lascia parlare le scritte a pennarello su un cartone, chi è molto discreto e chiede con cortesia un aiuto, ma c'è anche chi è più sfrontato e si inserisce nelle code alle bancarelle. C'è chi non si ferma al primo rifiuto e chiedono, quasi pretendendo, una o più monete come fosse un atto dovuto e spesso ai cittadini serve più di un rifiuto per farli desistere.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il trionfo

L'Itas nella storia: in Turchia vince la sua quarta Champions

Trascinata da Lavia e Michieletto, i trentini hanno sconfitto per 3-0 i polacchi dello Jastrzebeski Wegiel. Era la settima finale di Champions, la prima finale stagionale. Trento è stata fermata in semifinale in Supercoppa, in Coppa Italia e nei playoff scudetto. Con questo successo il bilancio stagionale è salvo. Anzi ottimo. Ora può iniziare la festa