Maxi-immersione contro la violenza / VIDEO

Riva, 150 sub si sono inabissati a Porto S. Nicolò per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma dei soprusi sulle donne


di Giuliano Lott


RIVA. Stana gente, i subacquei. Possono dividersi su tutto: tecniche, didattiche, opinioni e gusti personali. Ma se c’è di mezzo una proposta che coniuga sensibilità civica al gusto di tuffarsi sott’acqua, diventano compatti e si muovono come un plotone. Ieri mattina, ad onta di un inizio giornata grigio e piovoso, a porto S.Niccolò sono arrivati in quasi 150 all’appuntamento con il Gommone Rosa, l’immersione di gruppo pensata per richiamare l'attenzione sull’emergenza delle violenze contro le donne. L’iniziativa si deve a Claudio Tovani, istruttore subacqueo che per ragioni personali si è dovuto confrontare con il dramma della violenza domestica e dallo scorso anno organizza ogni mese un’immersione di gruppo per raccogliere fondi da destinare ai centri antiviolenza e di Amnesty International, la Ong promotrice della campagna “Mai più violenza sulle donne”. Il primo Gommone Rosa è stato proposto a luglio dello scorso anno, e stavolta all’appuntamento hanno risposto in tantissimi. Mai così tanti, in 17 Gommoni Rosa, ed è un record di sensibilità da segnalare. Ma non è solo l’occasione per raccogliere fondi: l’importante è soprattutto parlare del fenomeno (quello sì, sommerso), delle tante donne che subiscono in silenzio e non denunciano le lesioni subìte, per paura, vergogna o forse anche perché si sentono sole, senza tutela né possibilità di raccontare agli altri cosa succede nelle loro case. Parlare di questi drammi equivale a sollevare un vergognoso velo di omertà, un piccolo passo per cambiare la cultura comune. E i sub non si sono fatti pregare: circa 120 i subacquei (circa la metà erano donne) e una trentina di simpatizzanti che si sono uniti al gruppo. L’organizzazione locale era affidata ai club Scubalitrox sub Trento e Top Dive Merano, ma in acqua c’erano anche partecipato anche i sub mantovani del club Clandestino, i trentini di Archeosub e altri ancora che non hanno voluto perdere l’occasione. A fare da prezioso supporto logistico, gli alpini del gruppo di Lizzanella, che durante l’immersione (con i sub scaglionati per non creare eccessivo “traffico” nelle acque davanti al porto rivano) hanno preparato dell’ottimo brulé, graditissimo per riscaldare le viscere a chi usciva dall’acqua (ieri tra i 13 e gli 11 gradi, a seconda della profondità).

All’evento, programmato solo 24 ore prima della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, hanno partecipato come ospiti anche Margherita Cogo e l’assessore provinciale alle pari opportunità Sara Ferrari,che si sono intrattenute a lungo con i subaquei del Gommone Rosa.

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DELL’IMMERSIONE

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