l’operazione dei carabinieri 

Maxi furto alla «Veterinaria» progettato in ogni dettaglio

TRENTO. Bottino sempre superiore ai 100 mila euro e un’organizzazione perfetta sia per la preparazione del colpo sia per la fuga. Dei veri professionisti quelli arrestati dai carabinieri per il furto...



TRENTO. Bottino sempre superiore ai 100 mila euro e un’organizzazione perfetta sia per la preparazione del colpo sia per la fuga. Dei veri professionisti quelli arrestati dai carabinieri per il furto alla «Veterinaria» di via don Guetti. Un colpo, quello di inizio dicembre, che aveva fruttato al gruppo oltre 300 mila euro. In base ai risultati dell’attività d’indagine dell’Arma trentina, era l’organizzazione il punto di forza dei napoletani (sono quattro e ora si trovano tutti a Poggioreale). Avrebbero operato, infatti, con sopralluoghi mirati per apprezzare la presenza di vigilanza armata e per individuare i cavi elettrici e telefonici che garantivano la videosorveglianza o gli allarmi delle aziende finite nel loro mirino; estrema perizia nel disinnescare ogni tipo di antifurto perimetrale o volumetrico dei magazzini da “svuotare”; pronta reperibilità dei soggetti componenti la banda per l’impiego illecito; pronto impiego di auto a noleggio utilizzate come staffette da Napoli e da altre città d’Italia per “accompagnare” i camion che potevano essere rubati immediatamente prima del colpo in altre città e, così, essere pronti agli ingenti carichi di refurtiva.

I quattro sono stati «ritenuti responsabili d’un fatto di particolare oggettiva gravità, non solo per la professionalità ed organizzazione richiesta per l’esecuzione, previa predisposizione di mezzi di trasporto, disponibilità di utenze sporche e di risorse umane, ma anche per le specifiche potenzialità delinquenziali dimostrate dai soggetti componenti la banda criminale qui individuati; non si tratta infatti di episodio che possa considerarsi occasionale, bensì di crimine riconducibile a soggetti pluripregiudicati pienamente inseriti in un circuito criminogeno e specializzati in reati contro il patrimonio, capaci di organizzare con professionalità, spregiudicatezza e determinazione furti mirati di merce di valore». Così si legge nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Miori dopo la richiesta presentata dal sostituto procuratore Carmine Russo che ha coordinato l’indagine del nucleo investigativo dei carabinieri.













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