pazzo inverno

Manca la neve, ma gli sciatori aumentano

Grazie ai cannoni quasi tutte le piste aperte e gli impianti di risalita fanno registrare un incremento di passaggi e vendite


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Non nevica, ma le piste da sci sono piene. Sembra un paradosso, ma è la realtà. In Trentino non ci sono perturbazioni da più di 40 giorni, ha nevicato in novembre e poi c’è sempre stato il sole, per tutto dicembre è stato caldo, le piste da sci sembrano una colata di lattice bianco tra prati riarsi. Eppure gli sciatori non mancano. Gli irriducibili dello sci non rinunciano a farsi una discesa. Ed ecco, quindi, cannoni e impianti di neve programmata accesi per tutto il giorno. E i risultati si vedono.

Rispetto all’anno scorso, quasi tutti gli impianti registrano un lieve incremento sia nelle vendite che nei passaggi delle tessere degli sciatori. Madonna di Campiglio è quella che si distingue, come accade spesso, con un notevole aumento rispetto all’anno scorso. Gli impiantisti adesso sperano che la neve naturale torni a far capolino, magari prima rispetto a quanto fece l’anno scorso, quando le prime nevicate di rilievo ci furono a febbraio inoltrato. Ma questa è una speranza legata più che altro a ragioni panoramiche o d’ambiente. Un panorama montano ha bisogno delle neve, è ovvio. Ma tutti gli impiantisti sono consapevoli che ormai la pratica dello sci è sganciata dalla neve naturale. Con spese notevoli, e anche una notevole organizzazione, ormai tutte le stazioni sciistiche trentine sono in grado di assicurare piste ben battute con neve programmate.

Sul Bondone, la montagna di Trento, la neve naturale non si vede da novembre, ma nonostante questo Trento Funivie e tutti gli altri operatori, si danno da fare e si inventano di tutto pur di attirare turisti e sciatori. E i risultati si vedono.Gli incassi della vendita degli skipass sono in aumento del 3 per cento rispetto all’anno scorso. Questo anche grazie agli incentivi del Comune per i residenti, ma anche per il gran lavoro dei tecnici che preparano le piste al meglio. Attualmente quasi tutte le piste sono aperte. La settimana prossima aprirà la pista Pinot e anche la piste della Rocce Rosse, che è lunga 4 chilometri e richiede un gran lavoro dei cannoni, dovrebbe aprire entro poche settimane.

A Madonna di Campiglio, i risultati sono ancora migliori con un aumento del 13 per cento degli skipass venduti e del 16 per cento dei passaggi, come si può leggere nel’articolo qui sotto.

Luca Guadagnini, presidente della Sif di Bellamonte si dice soddisfatto: «Siamo molto soddisfatti. La stagione sta facendo registrare un maggior numero di passaggi rispetto all’anno scorso, anche grazie al nostro nuovo impianto. Anche per quanto riguarda il Lusia, i risultati sono buoni e possiamo dire che già siamo a livelli superiori rispetto allo scorso anno».

Ivan Pergher, presidente di Folgariaski parla di un risultati simili a quelli dell’anno scorso, ma con tendenze al miglioramento:«L’andamento è similare allo scorso anno. Fino ad oggi abbiamo risultati in linea con l’ultima stagione, ma con una leggera crescita. Andando a guardare le varie tipologie degli skipass venduti, possiamo vedere che sono in aumento gli stagionali, mentre c’è un calo dei giornalieri. Grazie alla neve programmata abbiamo tutte le piste aperte, le più alte a partire dal 19 novembre. A Folgaria abbiamo 74 chilometri di piste, mentre tutta la skirea con Lavarone ne ha 104». Pergher spiega che il futuro porta buone prospettive: «Fino a domenica siamo pieni, soprattutto grazie agli italiani, mentre dalla prossima settimana arriveranno gli stranieri, con una grande presenza di croati. Le prenotazioni sono in aumento del 10 per cento. E’ confermata anche la presenza di gruppi che arrivano in pullman da varie regioni italiane. Siamo molto soddisfatti e anche gli eventi sono tutti confermati. Possiamo dire che lo sciatore è abituato ormai a praticare il suo sport anche con la neve programmata. Noi a dicembre abbiamo fatto tanta fatica ad assicurare la neve programmata, anche a causa delle temperature più alte del solito, ma ci siamo riusciti e il risultato è stato più che buono. Adesso la speranza è comunque che la neve arrivi».













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