Maltrattamenti sui bimbi: maestra d'asilo a giudizio

Gli episodi sarebbero accaduti in una scuola per l’infanzia del basso Trentino La maestra, segnalata alla Procura dai colleghi, ha da subito respinto le accuse



VALLAGARINA. Grande severità o violenza gratuita? Sarà il giudice a stabilire se comportamenti di un’educatrice fino a qualche mese fa in servizio presso una scuola materna del basso Trentino si configurino o meno nel pesante reato di cui è accusata la donna: maltrattamenti su minori. Reato che fa subito pensare agli odiosi episodi portati alla luce nel recente passato in diverse zone d’Italia, ma che sarebbero in realtà meno “pesanti”.

La vicenda è stata ricostruita ieri in tribunale davanti al giudice per l’udienza preliminare Monica Izzo. Secondo la procura, che ha condotto le indagini protrattesi per un lungo periodo tra il 2012 e il 2013 e chiuse lo scorso febbraio, la maestra avrebbe messo in atto una serie di comportamenti che, presi singolarmente, non configurerebbero il reato. Spintoni, scappellotti, strattonamenti e cucchiai di pappe infilati a forza nelle bocche dei piccoli – l’età dei piccini andava dai 6 mesi ai tre anni - più restii a mangiare. Gesti di stizza di fronte alla scarsa (normale e più che giustificabile) collaborazione degli infanti. Nessuna violenza vera e propria, insomma, ma una serie di comportamenti - comunque illeciti - che i bambini non avrebbero certo potuto denunciare, ma che non sono affatto piaciuti ai colleghi della donna, autori della segnalazione alla procura.

La maestra, dal canto suo, ha sempre respinto ogni accusa, rivendicando la correttezza del suo comportamento, ma comunque non lavora più nella struttura in cui sono avvenuti gli episodi contestati. I legali della maestra, al giudice Izzo, hanno chiesto il giudizio abbreviato condizionato all’audizione di alcuni testi e al deposito di documentazione. Per questo, il gup ha aggiornato l’udienza al prossimo settembre.













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