Maltempo: cadute e fratture per le strade ghiacciate in Trentino

A Cavalese meno 12,6, a Trento meno 4,9. E nel pomeriggio è tornata la neve



TRENTO. La mattina il ghiaccio, dal pomeriggio la neve. Quella di ieri è stata una domenica difficile dal punto di vista meteorologico per Trento e l'intera provincia. Le temperature sono scese di molto sotto lo zero e poi è iniziata una fitta nevicata che ha nuovamente imbiancato le strade, anche del fondovalle. E sarà così anche oggi. Nella notte fra sabato e domenica è arrivata un'ondata di gran freddo che ha provocato un brusco abbassamento delle temperature. Per fare qualche esempio, a Cavalese si è toccata quota meno 12.6 come a San Martino di Castrozza. Freddo anche a Pergine dove la minima è stata di meno 9.9 mentre a Trento si sono toccati i meno 4.9. Più freddo a Rovereto con i suoi meno 5.9. Il record del freddo a Pezzè di Moena (siamo a quota 1.200) dove il mercurio è sceso fino a meno 14. Nella «gara» del freddo, il posto più caldo è risultata essere Santa Massenza con un meno 1.1. Il freddo ha portato con sé il ghiaccio che ha reso insidiose strade e marciapiedi. Ci sono state cadute in serie con alcune persone che si sono dovute affidare alle mani dei sanitari del pronto soccorso per sospette lesioni. Nel pomeriggio è poi arrivata la fitta nevicata che ha trovato la giusta temperatura per attaccare al suolo e non sciogliersi in poco tempo come è successo nei giorni scorsi. Per oggi non sono previsti miglioramenti. Per Meteotrentino, infatti, sarà una giornata molto nuvolosa precipitazioni moderate diffuse, più intense a sud e ovest. Precipitazioni che saranno nevose anche a bassa quota almeno nella parte iniziale della giornata. Sono previsti anche fenomeni di gelicidio o freezing rain, ossia la pioggia ghiacciata. È marcato di grado 3 il pericolo valanghe su tutto il territorio provinciale. Tra i 2.000 ed i 2.500 metri di quota si registrano ora spessori variabili tra i 90 ed i 130 centimetri di neve, mentre alle quote maggiori le altezze raggiungono anche i 3 metri. Fino al limite del bosco il manto nevoso è generalmente costituito dalla neve depositata dalle precipitazioni che si sono costantemente susseguite negli ultimi 15 giorni ed è in fase di graduale assestamento, che viene comunque rallentato dalle basse temperature. Alle quote superiori invece il manto è già stratificato e, localmente, distribuito irregolarmente dal vento. Il distacco provocato è sempre possibile già con debole sovraccarico, specie in quota, dove gli spessori di neve sono importanti, e dove sono presenti nuovi accumuli di neve trasportata dal vento.

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