Malore in pista, muore a 22 anni

Dramma ieri sulla seggiovia “Cengio rosso” di Fondo Piccolo. Inutili tutti i tentativi di rianimazione



FOLGARIA. Dramma sulla seggiovia Cengio Rosso di Fondo Piccolo. Un ragazzo di 22 anni ha accusato un malore e, nonostante i disperati e lunghissimi tentativi di rianimazione, è morto durante il trasporto al Santa Chiara di Trento. Si chiamava Luca Bottaro ed era originario di Bagnoli di Sopra, in provincia di Padova. Era arrivato a Fondo Piccolo al mattino, con un gruppo di amici. Che ora, increduli, assieme alla sua famiglia, lo piangono. Incredulità fra i presenti, che hanno assistito alla lunga manovra di rianimazione compiuta prima dagli agenti della Polizia di Stato in servizio sulle piste di Fondo Piccolo, poi dallo staff medico - infermieristico dell’eliambulanza di “Trentino emergenza - 118” con il defibrillatore. Sulle cause del malore, ancora nessuna certezza. Un aneurisma pare la possibile causa dell’improvvisa morte. Del dramma è stata avvisata anche l’autorità giudiziaria, che ora dovrà disporre eventuali esami più approfonditi sul decesso del giovane padovano.

Succede tutto dopo pranzo. Luca Bottaro è in compagnia degli amici. L’allegra comitiva è arrivata in mattina sulle nevi di Fondo Piccolo. Le piste sono innevate alla perfezione. La mattinata scorre veloce. Poi il pranzo, in baita. Luca è allegro, «stava benissimo» raccontano gli amici ai soccorritori. Dopo aver pranzato, gli amici decidono di sciare ancora. La neve è ancora compatta. Salgono sulla seggiovia “Cengio Rosso”. Luca sta parlando allegramente. All’improvviso, invece, si ammutolisce e perde i sensi quando mette i piedi a terra. Gli operatori della seggiovia e gli amici chiamano i soccorsi al 118. La centrale operativa di “Trentino emergenza” fa decollare l’eliambulanza da Mattarello. I primi ad arrivare sul posto sono gli agenti della Polizia di Stato, in servizio di controllo sulle piste di Fondo Piccolo. I poliziotti capiscono che la situazione è gravissima. Il ragazzo non risponde alle sollecitazioni. E’ incosciente. Iniziano immediatamente le manovre rianimatorie, mentre attorno si forma un capannello di curiosi. Poco distante atterra l’elicottero di “Trentino emergenza”. Velocissimi, medico e infermieri prendono in consegna il paziente. Usano il defibrillatore, cercano di rianimare il cuore del giovane sciatore. I minuti sembrano secoli, ma non ci sono segni di ripresa. Viene intubato e caricato sull’eliambulanza. Ma il cuore del giovane padovano non riprende più a battere. Ora la salma è nella camera mortuaria del Santa Chiara. (n.f.)

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