Malga Cioca, aperta la gara

Il Comune di Pinzolo definisce i criteri del project financing per la trasformazione in ristorante



PINZOLO. Dopo la ristrutturazione dell’estate scorsa, ora per Malga Cioca si apre un futuro di locale strategico per la ristorazione, posto com’è proprio all’arrivo della telecabina Tulòt.

Il Comune di Pinzolo, che è il proprietario, ha deciso di avviare una ristrutturazione della sala ristorante con la formula del project finaning. E la determina firmata da Gino Viviani, in data del 28 marzo scorso, ora ne definisce i termini. Esprime la volontà della Giunta di affidare la realizzazione e la gestione del Ristorante Bar Malga Ciòca a eventuali imprenditori interessati al business col metodo del project financing appunto (in altre parole senza che il comune sia costretto ad impegnarvi denaro), secondo gli indirizzi già stabiliti. L'opera verrà comunque realizzata con contratto di concessione di lavori pubblici.

Gli interessati hanno tempo 90 giorni per promuovere nuove proposte o rielaborare quella pervenuta in municipio lo scorso 25 gennaio, presentata da imprenditori locali (l’impresa Rossaro). Costoro, intraviste possibilità di sviluppo commerciale in località Malga Ciòca, punto di arrivo della telecabina Tulòt, primo tronco del collegamento con Campiglio, si erano fatti promotori presso gli amministratori della ristrutturazione, a proprie spese in cambio di un tot anni di gestione, del piccolo bar/ristorante funzionante nella casina della malga.

Tale ambiente fino all'estate scorsa veniva condiviso tra malgari, che vi alloggiavano, e ristoratori. La sistemazione dello stallone della malga, annesso al quale sono stati ricavati cucina e camere per i custodi del bestiame, ha liberato la casina e consente di porvi mano per una trasformazione radicale in un'ottica di servizio turistico. Il documento del Comune definisce alcune condizioni per il progetto: il costo stimato dell’intervento è di 3 milioni e il ristorante bar dovrà aver la classificazione minima di due stelle. La sala dovrà prevedere almeno 200 posti a sedere, l’architettura dovrà essere di tipo tradizionale, con l’utilizzo di materiali tipici di montagna come legno, pietra e vetro, macchinari, attrezzature, mobilio e arredi dovranno essere di buona qualità.

Ora in municipio giace una proposta. Entro sei mesi dalla scadenza dei 90 giorni l'Amministrazione comunale dovrà valutare tutte le altre pervenute individuando quella ritenuta di pubblico interesse e procedere all'approvazione del progetto preliminare. Da lì partirà la seconda fase, quella più concreta, dell'intervento sulla struttura. (g.c.)













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