Il cordoglio

Lutto cittadino a Tuenno per il funerale di Andrea 

Oggi alle 14 l’addio. Il dolore di parenti e amici, ancora increduli davanti alla tragedia avvenuta domenica in Brenta


Fabrizio Brida


Trento, Andrea amava la montagna. Amava lo scialpinismo. Amava l’arrampicata, le ferrate, il trekking e tutto ciò che avesse a che fare con la natura, l’altitudine, l’aria pura, la fatica e la gioia di raggiungere la cima e guardare giù. Tra le Dolomiti di Brenta ci era nato, e qui era cresciuto. Il destino se l’è portato via proprio mentre Andrea Concini, guida alpina di Tuenno, stava facendo ciò che più amava al mondo. Il funerale si terrà oggi pomeriggio alle 14 nella chiesa parrocchiale, giorno in cui è stato proclamato il lutto cittadino.

Le sue parole

«Godere di panorami fantastici, assaporare la soddisfazione della salita per godersi la gioia della discesa, sciare pendii di neve perfetta in ambienti mozzafiato. Questo e molto altro mi fa mettere le pelli sotto gli sci e mi fa partire per bellissime avventure in ambiente innevato. Per me lo sci alpinismo è e resterà sempre il modo più divertente di vivere la montagna» scriveva sul suo sito internet, dove orgogliosamente raccontava le esperienze vissute in alta quota.

La comunità di Tuenno è scossa e attonita. Quando domenica in paese è iniziata a circolare le notizia in molti non riuscivano a crederci. «La scomparsa di Andrea sulle montagne che più amava ha profondamente scosso l’intera comunità di Ville d’Anaunia – rivela il sindaco Francesco Facinelli –. Preparato, attento, entusiasta, nel corso della sua vita si è fatto apprezzare dalle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Nel condividere l’immenso dolore di tutta la cittadinanza, ci stringiamo attorno alla mamma Grazia, al papà Agostino, al fratello Luca e alla sorella Sara».

 













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»