Letta a Vienna: «Superato l’accordo di Milano» / VIDEO

Il preemier: «A Bolzano la firma di un nuovo patto». Ma Trento resta nell’ombra



TRENTO. Letta conferma l’avvio della trattativa sull’autonomia finanziaria della Provincia. È un Enrico Letta filo-autonomista al cento per cento quello che ieri ha incontrato a Vienna il cancelliere austriaco Werner Faymann. Soddisfatto per l’intesa sulla toponomastica, ottimista sui prossimi sviluppi dei rapporti finanziari con Bolzano (e non con Trento, per ora), il premier prende comunque tempo sulla richiesta della Provincia altoatesina di ribaltare l’attuale sistema di riscossione delle imposte: Bolzano incasserebbe il gettito e invierebbe a Roma il 10% dovuto allo Stato: «Siamo solo all’inizio del negoziato». Letta rivendica di avere chiuso l’accordo di Bolzano il 5 agosto nei primi cento giorni del governo: «Si tratta di un accordo importante, perché ha messo fine a un periodo complicato. Un accordo che supera quello di Milano», sottolinea il presidente del Consiglio, che ha parlato con la stampa al termine dell’incontro con Faymann e ha concesso una lunga intervista al giornalista dell’Orf Andreas Pfeifer, originario di Bolzano. Il tema Alto Adige ha occupato una ampia parte dell’intervista all’Orf. Con Monti la situazione è stata difficile, con Letta invece i rapporti con la Provincia sono buoni. La ragione, spiega il premier, è che «ho sempre pensato che la valorizzazione delle autonomie sia parte integrante di una buona politica. A maggior ragione in un Paese come l’Italia in cui esistono delle autonomie speciali». Belle parole per l’Alto Adige, ma resta il fatto che in questa trattativa il Trentino (al momento) sembra messo nell’angolo.













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