Legionella, controlli a tappeto in tre reparti del Santa Chiara 

Decesso sospetto. Occhi puntati su neurochirurgia, dove il 78enne ha passato gli ultimi giorni Prelievi anche a neurologia e urologia. Oggi l’autopsia. Verifiche del Nas per escludere altri casi


Valentina Leone


Trento. Controlli a tappeto nella giornata di ieri da parte del Nucleo antisofisticazione (Nas) di Trento, che per conto della Procura ha effettuato una serie di prelievi e accertamenti all’ospedale Santa Chiara, dove mercoledì è deceduto un uomo di 78 anni – Pietro Ianeselli, della zona della Vigolana – che aveva contratto la legionella.

Sotto la lente, in particolare, il reparto di neurochirurgia, dove l’anziano è stato ricoverato fino al giorno del decesso: la stanza, che in un primo momento era stata sequestrata, ieri, dopo i prelievi effettuati anche al lavandino e alla ventola, è stata bonificata e rimessa nelle disponibilità dell’ospedale. Dei campioni sono stati presi anche in altri reparti, dalle docce ai lavandini, visto che l’uomo era stato ricoverato per alcuni giorni, prima di arrivare in neurochirurgia, anche a urologia e neurologia.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’8 maggio Ianeselli è entrato in ospedale per sottoporsi a un intervento non particolarmente complesso e che nulla aveva a che vedere con la legionellosi: era poi stato seguito in diversi reparti, in base alle sue necessità, fino ad approdare a neurochirugia. Il 18 i medici si accorgono che l’uomo ha contratto l’infezione, ma il 22 è avvenuto il decesso. Al momento la Procura di Trento ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e non vi sono persone indagate.

Per i risultati delle analisi occorrerà attendere alcuni giorni e al momento si sta verificando se vi possano essere state anche altre persone contagiate. Cruciale sarà anche l’esito dell’autopsia, che si terrà oggi all’ospedale di Rovereto e sarà eseguita dai professionisti dell’istituto di medicina legale di Verona. Sono stati i figli dell’uomo a chiedere aiuto alla magistratura. L’inchiesta è comunque ai primissimi passi, e fondamentale sarà capire dova possa essere avvenuto il contagio e se il decesso sia stato provocato proprio dalla legionellosi.

Tutti gli accertamenti sono stati svolti in sinergia con gli esperti dell’Azienda sanitaria. L’ufficio Igiene ha, dal canto suo, svolto una serie di analisi sugli impianti centrali; in campo ci saranno anche gli esperti dell’Istituto superiore di Sanità. Le indagini, dunque, procedono.













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