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Legambiente, un appello per i cavalli maltrattati

Selva è stata salvata da anni passati in un box, ma chi fa gite con equidi faccia attenzione che non siano sottoposti a sovraccarichi di lavoro


di Maddalena Di Tolla


TRENTO. Selva è una cavalla rinata, fisicamente e socialmente (cioè nelle relazioni con gli altri cavalli e con gli umani) dopo i lunghi anni trascorsi in un capanno piccolissimo, con una pessima alimentazione e sicuramente anche maltrattamenti. Oggi, ad oltre 25 o forse anche 30 anni di vita, la sua età si vede tutta ma lei con lentezza si gode la pace, sull'altopiano di Pinè, ritrovata grazie ad un sequestro operato dalla Stazione Forestale di Trento.

Lo raccontano i volontari di Legambiente, che ricordano la sua storia finita bene, dopo un processo e l'adozione da parte dell'associazione, anche per sensibilizzare i cittadini al rispetto degli equidi in generale. In estate sono molte infatti le attività equestri e con asini offerte dalle Apt, da privati, da sedicenti o realmente tali fattorie didattiche o da semplici maneggi, dove non sempre al centro c'è un sano e corretto rapporto di rispetto con gli animali. L'esperienza delle associazioni animaliste e ambientaliste in questo settore lascia emergere non di rado abusi, trattamenti violenti, oppure un sovraccarico di lavoro, condizioni di detenzione inadeguate o una proposta di rapporto egoistica, che concede tutto all'umano e costringe cavalli e asini a comportamenti stereotipati o comunque poco liberi.

L'appello che Legambiente rivolge quindi a turisti e residenti è di evitare di prenotare e svolgere attività che siano contrarie all'etologia di cavalli e asini e diseducative, di verificare sempre che gli animali con cui si interagisce siano ben trattati e ricorda che comunque sarebbe certo più educativo per bambini e ragazzi, e anche più interessante per gli adulti, un tipo di attività di pura relazione, come il classico e rilassante grooming (coccole, spazzolando l'animale) o come lezioni di linguaggio del branco, anche senza selle, morsi, staffe e dunque senza la monta, con questi magnifici e intelligenti animali. Sono attività che è possibile svolgere presso alcune strutture con un approcio zooantropologico alla relazione fra umani e altri animali.

L'appello è anche di osservare con attenzione quello che succede intorno a noi e, se necessario, richiedere l'intervento della Forestale o del veterinario dell'Asl o di un'associazione animalista del posto, per tutelare gli animali.

Per donazioni per mantenere Selva o salvare altri cavalli, usate il conto corrente postale 70729082- IBAN IT-97- I-07601-01800-000070729082- paypal su alpinatura@legambientetrento.it , causale "cavalla Selva". Legambiente chiede di avvisare con una mail della donazione, per ringraziarvi.













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