Lega Nord, un referendum in Bassa per la Valdastico

La decisa presa di posizione arriva dopo la bocciatura in consiglio provinciale dell’ordine del giorno presentato per chiedere lo stralcio della Statale 47 dal Pup


di Marika Caumo


BORGO. «Siete favorevoli alla realizzazione della Valdastico?». Non sarà proprio questa nella forma, ma nella sostanza sicuramente sì, la domanda a cui potrebbero essere chiamati a rispondere i cittadini di Valsugana e Tesino.

La Lega Nord, statuto della Comunità di valle alla mano, intende dare voce alle persone attraverso uno dei tre strumenti di partecipazione previsti appunto dallo statuto. Ora i proponenti dovranno scegliere tra consultazione popolare, referendum o referendum consultivo. Per procedere con quest'ultimo, qualora il quesito venga ritenuto legittimo, bastano mille firme.

«Una forma di partecipazione attiva, così la gente della Valsugana potrà farsi sentire, perché chi ci rappresenta è sordo», attacca Roberto Paccher, consigliere in Comunità.

In mano l'ordine del giorno presentato dal Carroccio martedì in consiglio provinciale. Nel quale si chiedono due cose. In primis di stralciare dal Pup la SS47: il Piano urbanistico provinciale, infatti, la individua come arteria primaria di collegamento con il Nord Est. La seconda è il contestuale inserimento della Valdastico come collegamento viario principale tra Trentino e Veneto. «Due richieste che abbiamo chiesto di votare separatamente, perché sappiamo che parlare di Valdastico è sempre forte e non volevamo strumentalizzare la questione. Invece lo stralcio della Valsugana dal Pup è una richiesta che arriva dalla Comunità di valle, votata anche da Upt e Patt, ma mai approdata in consiglio», aggiunge il consigliere provinciale Maurizio Fugatti.

Lo stralcio, infatti, faceva parte delle richieste contenute in una mozione votata praticamente all'unanimità (con il no di Armando Floriani), dall'ultima assemblea della Comunità di valle, lo scorso marzo. Ebbene, entrambe le richieste sono state bocciate. Ma se sulla Valdastico era prevedibile la bocciatura (8 si e 18 no), sorprende che identico risultato (8 si, la minoranza, e 19 no, la maggioranza), arrivi per lo stralcio della Valsugana dal Pup. Assente Chiara Avanzo, tra i no che pesano ci sono anche quelli dei consiglieri "di valle" Luca Zeni e Gianpiero Passamani.

«Nonostante le promesse nessuno si è preoccupato di dar seguito alle richieste della Comunità. Ci prendono in giro: prima fingono di essere sensibili al problema, poi votano contro. E qualcuno si ricorda di essere consigliere della Valsugana solo sui giornali», tuona Paccher. «Rossi si è anche lamentato con Dorigatti che la Valdastico è un tema più volte trattato. Per loro meno se ne parla meglio è», aggiunge Fugatti. E Paccher conclude: «Visto che fare solo ordini del giorno non serve, poiché poi vengono disattesi, allora sarà la gente della valle a esprimersi».













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